. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. 105 a k toio di pietra calcarea-sìlicifera, bruna, analoga a talune pietre da coti ( y. Jìg. 9). à irregolarmente trapezoidale, con tutti i suoi margini spianati (lungh. mm. 140; altezza min. 46). Oggetti analoghi a questo, probabilmente brunitoi in pietra verde, levigati, di forme svariate, ma spe- cialmente quadrangolari, trapezoidali, a losanga, con i lati spianati, ne esaminai, per gentile concessione del Direttore del Museo Archeologico di Torino, prof. Schiaparelli, nella collezione Gastaldi, e provengono dalle palafitte vare


. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. 105 a k toio di pietra calcarea-sìlicifera, bruna, analoga a talune pietre da coti ( y. Jìg. 9). à irregolarmente trapezoidale, con tutti i suoi margini spianati (lungh. mm. 140; altezza min. 46). Oggetti analoghi a questo, probabilmente brunitoi in pietra verde, levigati, di forme svariate, ma spe- cialmente quadrangolari, trapezoidali, a losanga, con i lati spianati, ne esaminai, per gentile concessione del Direttore del Museo Archeologico di Torino, prof. Schiaparelli, nella collezione Gastaldi, e provengono dalle palafitte varesine del- l'età del bronzo (53). Ricerche nella caverna di Frasassì. L'importanza paletnolo- gica della caverna di Fra- sassi venne messa in luce, la prima volta, dal Senatore Pigorini e dallo Zonghi (54). Ad essa, che è tra le pili famose d'Italia, ogni anno, nelle domeniche di giugno a migliaia traggono i pellegrini a visitare i due tempietti eretti nel grande antro d' ingresso. Vi convennero, essendo presidente Giovanni Capel- lini, i geologi adunati a Congresso in Fabriano nel 1883 (55). (53) Cito, perchè di tipo insolito, un brunitoio . osservato a Pioraco nel materiale ivi raccolto Hai Ludovici. E un arnione di silice rossa assai appiattita, quasi tabulare (lungo ram. 115 largo mm. 50) con la super- ficie scabra Uno dei lati più lunghi è tutto percorso da due strette fac- cette (mm. 6-7) lunghe quanto lo strumento, disposte tra loro ad an- golo e perfettamente levigate (54) PiQORiN[ ha pai-lato della caverna di Prasassi in più luoghi del « Bull. d. paletn. ital. », cfr. specialmente a. 1895. (55) La lapide apposta nella caverna dal Municipio della Genga ri- corda Quintino Sella che fece parte dell'escursione, che fu la sua ultima, come illustratore della grotta. Questa fu veramente illustrata ai conve- nuti dallo Scarabelli e dal Fig. 8. poco impiccolito Fig. 9. Please note that these images are extracted from scanne


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