Nuovi ritratti letterari ed artistici . ti, quelle « calate di barbari » che a Fi-renze eran già troppi, e che a^Tebber finito —diceva — con relegare i fiorentini fuor di portae ridurli a parlar con la gorgia. 76 UN SALOTTO FIOBENTINO IV. Fra gli straiiieri stabiliti a Firenze, il fre-quentatore più assiduo del salotto e il più stret-to amico dei Peruzzi era Enrico Ho ni b erge r, un tedesco di trentan-ni, corrispondente della« Gazzetta dAugusta »,elle si fece poi un certonome nel suo paese, ol-tre che con gli scrittipolitici , con ([ u a 1 e li ecommedia fortunata. Ar-citedesco di natura e da
Nuovi ritratti letterari ed artistici . ti, quelle « calate di barbari » che a Fi-renze eran già troppi, e che a^Tebber finito —diceva — con relegare i fiorentini fuor di portae ridurli a parlar con la gorgia. 76 UN SALOTTO FIOBENTINO IV. Fra gli straiiieri stabiliti a Firenze, il fre-quentatore più assiduo del salotto e il più stret-to amico dei Peruzzi era Enrico Ho ni b erge r, un tedesco di trentan-ni, corrispondente della« Gazzetta dAugusta »,elle si fece poi un certonome nel suo paese, ol-tre che con gli scrittipolitici , con ([ u a 1 e li ecommedia fortunata. Ar-citedesco di natura e da-spetto, era un bellesem-pio della straordinariaattitudine della sua raz-za, a ogni mauiera distudi. Alla signora Emilia, che gli era affezio-nata, piaceva in lui lintelletto alacre, avidocontinuamente dimparare come il suo, e amantedella investigazionte o della discussione ; e le pa-reva ammirabile, con ragione, la. facilità con cuiegli aveva impiarato in breve tempo a parlar li-taliano come un italiano, salvo la pronunzia. Enrico Homberaer. KXKICO T[0MI5ERf!ER rimasta teutonica, e come di chi parlasse ma-sticando arena; e gli era grata che si fosseitalianato ad un tempo, non solo nella scorza,ma anche nellaniuio, quanto era possibile a untedesco, principalmente sotto linflusso di lei. Nonvè certo nessuno che si ricordi del salotto deiPeruzzi senza rivedere quel piccolo germano dailunghi favoriti color di foglia secca, dai chiariocchi indagatori e dal naso audace, o ritto nelcrocchio degli uomini politici, che sapeva inter-rogare con moltarte, o accalorato a discuteredi filosofia col Ferri, di belle arti col Morelli,dantichità iiorentine col Passerini, di letteraturae di musica- tedesca con lutti. Da tutti Ijen vo-luto fino al 1870. egli vide mutar la sua fortunaquiindo scoppiò la. guerra, fra la Gerrminia. e laFrancia, e si trovò a disagio in <piel salottodove parteggiavano caldamente per la .«lorella la-tina non solo i jDadroni di casa, ma quanti licircon
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