Il diario di un viandante (Dal Deserto al Mar Glaciale) . me una cannadi Vrises, la bella fonte, esce dallombra della terrazza esi avvicina. Il volto severo, di un pallido bruno, è animatoda due grandocchi dolcemente austeri. La fronte, fralonda dei capelli rosso rame e le esilissime ciglia, halantica soavità delle iddie prassiteliche. Senza nulla chiedere Diamarta toglie da un angolo lalira (un istrumento a corde che serba il nome dellanticalira se non la forma), la porge al padre, poi si rivolge,rientra nellombra senza aver levato gli occhi su gli le sue spalle ondeggian(j i capel


Il diario di un viandante (Dal Deserto al Mar Glaciale) . me una cannadi Vrises, la bella fonte, esce dallombra della terrazza esi avvicina. Il volto severo, di un pallido bruno, è animatoda due grandocchi dolcemente austeri. La fronte, fralonda dei capelli rosso rame e le esilissime ciglia, halantica soavità delle iddie prassiteliche. Senza nulla chiedere Diamarta toglie da un angolo lalira (un istrumento a corde che serba il nome dellanticalira se non la forma), la porge al padre, poi si rivolge,rientra nellombra senza aver levato gli occhi su gli le sue spalle ondeggian(j i capelli raccolti in una lungatreccia. Trascorre un breve silenzio. Tutti si protendonoverso il vecchio settantenne. Qualcuno mi sussurra: — Ora canterà i giorni della rivoluzione! Un accordo grave rompe il silenzio, p<ù un secondo,un terzo in una continuità dolcemente monotoma. Sifi halevata la fronte, guarda in alto, verso un punto incerto,segue il volo delle memorie attendendo il gioioso pro-rompere della sua esaltazione; poi comincia adagio e la.


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