. La Roma sotterranea cristiana . necropoli. È chiaro, cioè, che nel primo concetto di questa escavazione dal latodestro del grande ambulacro fu stabilito un limite dell area cemeteriale, il quallimite coincideva colla crepidine della via esterna. Portiamo ora il nostro esame 32 sul lato volto allOvest. Anche questo avrebbe lapparenza di un confine del-l area primitiva, se non vi esistessero due capi di cunicoli non esplorati C C,i quali al livello stesso dell ambulacro accennano di svolgersi regolarmente versolinterno del cemetero. Ma qui ancora sarà da domandare, se questo svolgimentodel sot
. La Roma sotterranea cristiana . necropoli. È chiaro, cioè, che nel primo concetto di questa escavazione dal latodestro del grande ambulacro fu stabilito un limite dell area cemeteriale, il quallimite coincideva colla crepidine della via esterna. Portiamo ora il nostro esame 32 sul lato volto allOvest. Anche questo avrebbe lapparenza di un confine del-l area primitiva, se non vi esistessero due capi di cunicoli non esplorati C C,i quali al livello stesso dell ambulacro accennano di svolgersi regolarmente versolinterno del cemetero. Ma qui ancora sarà da domandare, se questo svolgimentodel sotterraneo fu previsto e stabilito nel primo impianto del lavoro, o fu unaggiuntafatta per ingrandire il cemetero. Basta il disegno datone per far vedere, come quelleaperture sieno ben lungi dallessere state preconcepite e destinate nel primo taglio dellaroccia. Esse sono bassissime per non demolire più del necessario i loculi che esistevanonella parete, e benché ricavate ove fra i sepolcri era rimasto uno spazio alquanto più. e largo, fu mestieri tagliare la fine di un ordine di loculi, restringerne le ossa erichiuderli nuovamente con opera muraria. Rimasero così i sepolcri deformati atestimoni perpetui della trasformazione avvenuta in quel punto. Escluse questeaperture dal primitivo concetto, il lato volto all Ovest è privo dogni dira-mazione e perciò ha tutto laspetto dun limite dell ipogeo. Segue il lato me-ridionale colla sua scala e via B parallela all altra già studiata, e che , comequella, sbocca sopra terra al limite supplito a puntini. Prima di esaminare se labella galleria, in che mette cotesta scala, sia stata o no un altro limite primi-tivo del nostro sotterraneo , giova osservare che i cunicoli, i quali da essa dira-mano a sinistra, giungono a piccola distanza e ninno di essi si intreccia al vastosotterraneo, come apparisce dalla particolareggiata descrizione. Quel medesimopiccolo sistema di gallerie facente capo ad un ripiano della predetta scala (che sar
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