Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . , foldi dieci f. p. & dove fuffe meno che braccio, mi-furando in faccia,con che le poHe debeccategli, non fi dando altro difegno, s% in-tendano piglìarfi in quella forma fono quelle del Cajlello della Laflra . Ancoraalluogano i detti Dieci a1 fopr adetti maefiri il fojfo del detto Cajlello in quellaforma, ebe fu allogato nel libro di


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . , foldi dieci f. p. & dove fuffe meno che braccio, mi-furando in faccia,con che le poHe debeccategli, non fi dando altro difegno, s% in-tendano piglìarfi in quella forma fono quelle del Cajlello della Laflra . Ancoraalluogano i detti Dieci a1 fopr adetti maefiri il fojfo del detto Cajlello in quellaforma, ebe fu allogato nel libro di Malmantile int. 208. a Tuccio di Giovannimaejlro. Io Ambruogio di Lionardo maeBro fono contento alla fopr a detta Scriptaanno e mefe e dì detto di fopra. E perchè il detto Piero non fa fcrivere, vuoleio premetta per luit e così vuol ejjere obrigato come io, in prefenza dellonfra-fcritto scr Antonio. Io Antonio di Puccino di ser Andrea noi. Fior- fui prefente alla , e di volontà defopradettì Piero e Ambruogio, i quali confi jjorno e/ferecontenti, come nella fopradetta Scrtpta fi contiene, mi fono foferipto di mia pro-pria mano, Anno, mefe e dìJopraferipti. Ego Baldefe Ambrofii not. Florentinus mandato diBorum Decem fubfcr» ROBERTO. 461 ROBERTO NANTEVIL FRANZESEINTAGLIATORE IN RAME Nato circa al 1618. $$> 1678. O non ebbi mai dubbio alcuno, che chi fi pone a fcrivere av-venimenti o fatti di grand*uomini defuoi tempi, feguiti ìme città o provincie ( mercè delle molte e varie opi-nioni delle perfone, delle favole e deritrovamenti dellifcio-peiati, delle calunnie degli invidiofi, colle quali vanno fempreinvolte le verità de i cafi moderni ) non fi e {ponga a perico-lo evidentittimo di guadagnarti fede appretto a niuno, biafimo e derifioneappretto a tutti. Ma per lo contrariofo io ancora, che ficcome è maflimadi uomo goffo, che creder fi debba indifferentemente ogni cofa ad ogniperfona; così è principio indubitato di prudenza, in quefto gran


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