. Bollettino del naturalista :. Natural history; Science. 259 che datolo ad analizzare al Prof. Branchi, gli dette il nome di Branchite. à un minerale che all' aspetto, così come anche oggi si trova, rassomiglia alla can- fora e si volatilizza al calore poco più alto dell' atmosfera. Nessuno poi se ne è piìi occupato, né so che ne sia stato, di un pacco do- nato dal Sig. Arevolo a Leopoldo II So da buona fonte che il Prof Orioli romagnolo ne chiese un pacco al Sig. Arevolo per portarla in Francia e là farla analizzare, che nulla o quasi nulla disse la prima analisi e che il Sig. Arevolo g


. Bollettino del naturalista :. Natural history; Science. 259 che datolo ad analizzare al Prof. Branchi, gli dette il nome di Branchite. à un minerale che all' aspetto, così come anche oggi si trova, rassomiglia alla can- fora e si volatilizza al calore poco più alto dell' atmosfera. Nessuno poi se ne è piìi occupato, né so che ne sia stato, di un pacco do- nato dal Sig. Arevolo a Leopoldo II So da buona fonte che il Prof Orioli romagnolo ne chiese un pacco al Sig. Arevolo per portarla in Francia e là farla analizzare, che nulla o quasi nulla disse la prima analisi e che il Sig. Arevolo gliela-negò non permettendo che fosse portata via dalla Toscana. Prima di terminare, un altra cosa degna di nota io ho ritrovato in quelle località . Dalla parte del botro di Lavaiano, del podere dunque del Rivellino &i trovano in grandissima quantità legni pietrificati ed in alcuni punti si vede propriamente un passaggio di questi legni silicizzati alla conversione in lignite. Si partono questi legni silicizzati come da un centro irradiante, che è in una specie di acquastrino formato dallo stillare di una polla d' acqua. E qui pure io credo che si potrebbero fare degli studi interessanti, giacché sempre il Sig. Are- volo credendo che queir acqua avesse influenza sulla pietrificazione di quei legni in compagnia dell' amico mio, 1' ottimo Sig. Federigo Bruni, volle fare una espe- rienza, che lo stesso Sig. Bruni giorni sono mi raccontò. Presero una testa col collo, di un galletto e la posero in queir acquastrinio avendo cura di coprirla con dei sassi perché le bestie non la danneggiassero. Dopo circa un mese tornarono a rivederla e trovarono che il collo non solo non si era decomposto, ma era intatto conservato e fresco come quandb ve lo posero, e che di piìi parte del becco e la cresta si erano addirittura pie- trificati. Per ora non mando che questi cenni riservandomi quanto prima a dare più precisi ragguagli sulla lignite e sulla Branchit


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