Storia dell'Italia antica . attestano più vasi dipinti (^). I giorni () Passeri, Picturae Etriiscorinn in vasculis, I, pag. 57, tab. 52, fu anche ti-asmesso il disegno di un vecchio strumento aritmetico dacui apprendosi che un tempo si computò per mezzo di chiodi mobili in-seriti dentro le fessure verticali di una tavoletta di bronzo. Vedi YelseiO,Opera liisforka et philologka, p. 422, Norimbergae 1682. 1 Livio, VII, 3; Pesto, in Clavus annaìis. 2 Petruiiio, Satyric. ^ 13). 3 Dpiiipstero, voi. I, t,;ib. 6; Lanzi. Saggio. II, p 205; Orioli, Sullorigine dei nuinerìetruschi e romani, e sull


Storia dell'Italia antica . attestano più vasi dipinti (^). I giorni () Passeri, Picturae Etriiscorinn in vasculis, I, pag. 57, tab. 52, fu anche ti-asmesso il disegno di un vecchio strumento aritmetico dacui apprendosi che un tempo si computò per mezzo di chiodi mobili in-seriti dentro le fessure verticali di una tavoletta di bronzo. Vedi YelseiO,Opera liisforka et philologka, p. 422, Norimbergae 1682. 1 Livio, VII, 3; Pesto, in Clavus annaìis. 2 Petruiiio, Satyric. ^ 13). 3 Dpiiipstero, voi. I, t,;ib. 6; Lanzi. Saggio. II, p 205; Orioli, Sullorigine dei nuinerìetruschi e romani, e sullin fissione del chiodo annale in Roma e in Etruria, in Opu-scoli lelterarii, voi. I, Boloyaii 181S, pai;-. 217. Cap. V.] I GIORNJ NOTATI CON PIETRE. 453 furono notati con pietre di vario colore a seconda dellebuone o niale^enture portate da essi: e in un vaso rap-presentante una festa domestica vedesi un Genio che. suliliro aperto mostra i giorni di due mesi, segnati conpiccole pietre e distinti in none, idi e calende ^. Genio presente ad una Usta domestica (Passeri). (Ili antichi Italiani seppero di astronomia prima deiGreci 2. Dei sacerdoti dei Marsi è detto che davano alle [ 1 Passeri, loc- cit ^ pag. 77 e tab. Bailly, Histoire de lastronomie anciennej Vili, 9. 454 ASTRONOMIA, E DIVISIONE DEL TEMPO. [Lib. I. costellazioni ordine e nomi diversi da quelli degli Egizi * :e i sacerdoti etruschi ebbero scienza astronomica, e pareche, ili buonora determinassero con precisione lannosolare diviso in dodici mesi con nomi particolari, mentregli Ernici, gli Equi, i Volsci e i prischi Latini non co-noscevano che lanno lunare, e presso di essi da unacittà allaltra la durata dei mesi variava qualche voltada trentanove a sedici giorni (). Gli Etruschi comincia-vano il giorno civile al momento in cui il sole è al puntopiù elevato del cielo, e lo stesso a loro imitazione fe-cero gli Umbri -. Nella vita civile usavano dei mesi lu-nari, e alle lune prime facevano corrispondere gli


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