. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . Di Porpora fregiata oh come fplende La virtude di Alvise in sì bel giorno,Quella virtù, che datra Invidia a IconioOggi di ben oprar vieppiù s accende ! Lalta laude, che a Lui fuona dintorno,Se la fua naturai modeftia offende,Prefaga è pur delle Ducali Bende,Onde Vinegia un dì vedrallo adorno. Ei, di cui 1 nome in fui Danubio è chiaro,Di Cefare acquietar feppe il favore,E alla Madre di Lui renderti* caro. Defuoi meriti è premio il Tuo non tema il girar del T
. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . Di Porpora fregiata oh come fplende La virtude di Alvise in sì bel giorno,Quella virtù, che datra Invidia a IconioOggi di ben oprar vieppiù s accende ! Lalta laude, che a Lui fuona dintorno,Se la fua naturai modeftia offende,Prefaga è pur delle Ducali Bende,Onde Vinegia un dì vedrallo adorno. Ei, di cui 1 nome in fui Danubio è chiaro,Di Cefare acquietar feppe il favore,E alla Madre di Lui renderti* caro. Defuoi meriti è premio il Tuo non tema il girar del Tempo avaro,Che vive eterno Chi onorato muore. A 3 DEL (vi) DEL SIC .4 B .A T E Gaetano S e r t o r. Qualor preferiti ho al mio pender la Fede,La Libertà, la Gloria, il patrio Bene,Le Leggi, ée Virtù qual non fi vedeSomiglianza tra voi Venezia, e Atene! Ma del deftino poi, della mercede De voftri Eroi fé al paragon fi viene,Tanto liete diverfe, quanto eccedeTutta la terra un pugno fol darene. Là proferirti rimiro, o fra ritorteAriftide, Temiflocle, e Cimone,Oh feonofeente Atene! oh ingrata Sorte 1 Qua la Virtù sonora; e la Ragione, Che or premia in Contarini il faggio, il forte,Di bella Gloria a Cittadini è lprone. DEL- (vii)DELLO STESSO
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