. Le imprese illustri . RJl Q^VjlKT-E MERAVIGLIOSE OTE-rationi della Natura ueggono gli occhi, ò intendono lorecchie umane qua giù in terra, non fo fé uène fia forfè alcuna maggior di quella del Cama-leonte animai terreno, il qual uiue per lungo tem-po, fenza mai prender cibo dalcuna forte , fé nondaere, ò di uento, come è forza à credere,& maf-fimamenteuedendoloftar di continuo conlaboc-ca aperta. Di queftoanimalettofcriue Aditotele vn particolarinterocapitolo,che è 1 vndecimo del Secondo libro de gli animali. Il qual Capitolo è tra-dotto quali di parola in parola dal Dottor Mattioli al ^.Cap
. Le imprese illustri . RJl Q^VjlKT-E MERAVIGLIOSE OTE-rationi della Natura ueggono gli occhi, ò intendono lorecchie umane qua giù in terra, non fo fé uène fia forfè alcuna maggior di quella del Cama-leonte animai terreno, il qual uiue per lungo tem-po, fenza mai prender cibo dalcuna forte , fé nondaere, ò di uento, come è forza à credere,& maf-fimamenteuedendoloftar di continuo conlaboc-ca aperta. Di queftoanimalettofcriue Aditotele vn particolarinterocapitolo,che è 1 vndecimo del Secondo libro de gli animali. Il qual Capitolo è tra-dotto quali di parola in parola dal Dottor Mattioli al ^.Capitolo deifuoi difcorfi ne! Diofcoride . Ne fcriue vnintero Capitolo ancor Plinio,che è il j? .del viij libro. M a perche potrebbono gli ftudiofi lettori eflere ingannati dalluno,& laltro autore, i quali neramente moftrano di non auer maiueduto al- ** DDD a. DELLE IMPRESE per relation d altri. 11 che in Plinio nonfarebbe molta marauiglia, uedendofi, che in tiretto egli ftefìo f criue d al-cune cofe, che erano in Roma,& ne parla per relation daltri,non dauer-le uedute egli proprio. Onde non forfè in tutto uanamente, & da fcher-zo fi potrebbe prender quella efpofivionc , che alcuni danno à quei uerfidel Petrarca A icriuer molto, à morir poco accorto,auendoioueduto vn Petrarca fcritto à penna molto antico , oue cosìdiceua. A fcriuer molto, e à morir poco accorto. Interpretandofi poco accorto à molto fcriuere, poi che più attefeàfargran uoìume, che à dir cofe uere,& poco parimente accorto à morire,poiche sandò così oftinatamente à mettere in quello Incendio del monteVefuuiOjOiieuili trouòforfocato. Qv e L Lo dunque, che nellafopradettafua Iftoria del Camaleonteegli dice , da far creder, che non 1 abbia ueduto mai,è larfermar,che mu-ti colore fecondo le cole, che fé gli auicinano. Il c
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