. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. L' Eruzione etnea del 1910 21 Neil'ultimo terzo di apiile ai crateri non si avevano più che pennacchi bianchi. Onesti accennavano una netta intermittenza nell' emissione del vapore. Ed era anche notevole il fatto osservato, specialmente il 2! aprile, che fumavano solo e fortemente i ciateri dai Dia- volo a Tacca Albanelli, mentre la grande hattura (VI) ed il cratere infeiiore (VII) non avevano emissione di vapore acqueo. Tali fumarole aumentavano natui'almente l'eniissione dei vapori, specialmente acquei, nei pei'


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. L' Eruzione etnea del 1910 21 Neil'ultimo terzo di apiile ai crateri non si avevano più che pennacchi bianchi. Onesti accennavano una netta intermittenza nell' emissione del vapore. Ed era anche notevole il fatto osservato, specialmente il 2! aprile, che fumavano solo e fortemente i ciateri dai Dia- volo a Tacca Albanelli, mentre la grande hattura (VI) ed il cratere infeiiore (VII) non avevano emissione di vapore acqueo. Tali fumarole aumentavano natui'almente l'eniissione dei vapori, specialmente acquei, nei pei'iodi di tempo cattivo, (⢠quando \\ era accenno di un cambiamento di stagione. E, per il ben noto fenomeno delle condensazioni del vapor acqueo in determinate circostanze, era facile produrre dei pennacchi o aumentarne le colonne, gettando nell'interno dei crateri degli oggetti incendiati, come giornali o piccoli fasci di sarmenti. Una spiegazione di questa grande quantità di gaz ci vien facilmente se notiamo il carattere di questa eruzione, tipica per la grande fluidità della lava. Difatti malagevolmente si sprigionano i gaz da una lava poco fluida, mentre, quando la fluidità è gi'ande, è facile la fuoruscita dei gaz. La presenza dei due gaz acidi rendeva dif- fìcile e spesso penosa la respirazione nei pressi delle bocche e della lava : a dirittura soffocante era l'aria quando disgraziatamente avveniva qual- che colpo di vento conti'ario. L' effetto di questi acidi si sentiva anche a distanza notevole. Cosi il 5 aprile già a M. Nero Zappini i muli tossi- vano e rifiutavano di procedere. Vapori e gaz si svolgevano in generale in ampie volute, ma si è dato anche il caso che il fumo abbia preso la forma regolare di anello , quale è quello figurato dall' Ing. Perret e l'ipro- dotto nella fìg. 14. Ceneri e Sabbie. â Ceneri e sabbie furono emesse prevalentemente dai crateri supeiiori e più specialmente dai gruppi I a III. Ma sabbia e cenere vennero eme


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