Nuovi ritratti letterari ed artistici . capo duna settimana. Il che non toglievache fosse in conversazione infinitamente jìiace-vole, poiché, fra laltro, era stato amico del Ros-sini, del Donizetti. del Bellini, di molti altri uo-mini celebri, dei (piali diceva avventure e passioninote a lui solo, e particolari della vita curiosis-simi, con un linguaggio tutto scoppi e baleni, chefaceva leffetto duna pioggia di petardi. Ed an-che era un amico doro per gii scrittori novizi, acui riusciva uno stimolo tantopiù potente la sualode in quanto egli li sottometteva, alloccorren-za, a certe critiche sen


Nuovi ritratti letterari ed artistici . capo duna settimana. Il che non toglievache fosse in conversazione infinitamente jìiace-vole, poiché, fra laltro, era stato amico del Ros-sini, del Donizetti. del Bellini, di molti altri uo-mini celebri, dei (piali diceva avventure e passioninote a lui solo, e particolari della vita curiosis-simi, con un linguaggio tutto scoppi e baleni, chefaceva leffetto duna pioggia di petardi. Ed an-che era un amico doro per gii scrittori novizi, acui riusciva uno stimolo tantopiù potente la sualode in quanto egli li sottometteva, alloccorren-za, a certe critiche senza misericordia, che eranovere e jDrojDrie operazioni chirurgiche. Ne conoscouno che gli è ancora grato nellanima, dojio tan-tanni, dessersi sentito dire qualche volta, iti mez-zo alla, strada: — Sa, caro amico: ho letto il suoultimo lavoro : abbia pazienza ; ma non vai niente— e i>oi una rainda e secca dimostrazione del«niente». Ricordo che una volta sola il criticatosi ribellò, adducendo le lodi altrui ; (; il Beltrani. Palazzo Teuizzi in Borgo hki GnKci. UN SALOTTO FIORENTINO H3 a gricJafc: — ^Miiituuo ! (jlieio giuro sullauimamia! Lei sa che le voglio — —Ah, noli cè «eppure;;! Mi creda, corpo di diana,e non rifiati, o le tiro un colj» di pistola! Benché tra i freipientatori del salotto non vifosse alcuno del temperamento del Bcltrani, esulla maggior ptixte pesassero gli anni e appar-tenessero tutti alla stessa schiera politica, nonsemj^re le discussioni vi procedevano pacate ecortesi. Quando fra i discutenti, concordi sulfondo della quistione, non correvano che discre-panze secondarie; quando non cerano fra di lorotroppo forti ojiposizitjiii di caraltere e di ma-niere, o non covavano antichi risentimenti malsopiti, che una j^arola stonata potesse rinfiam-mare ad im tratto; e sopratutto quando la di-scussione si svolgeva fra un personaggio emi-nente e persone inferiori, che gli con tutte le forme dellossequio, tut


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