Delle opere di Gabbriello Chiabrera; in questa ultima impressione tutte in un corpo novellamente unite .. . ulla terra,Che fi volge de al ben non fu pur mio -*Sì fatte noce m ingombraro il pettoDi timore agghiacciato , e fulla fronteArricciommìfi il crin per Io fpavento,Immantenente diventai di fmalto •Tal qui mi vivo, o Carminati, e voi,Che fare in mezzo alla Città di Giano ,Mercato ampio ói Europa , ove trafecrreAd ora ad or la novellista fama?Che dipinge il Borzon, di cui le teleTrionfar (anno d ogni talea avara ,Tanto fon vaghe a vagheggiar?-Che dettaOggi il cavalli mio , per cui s arrogeL


Delle opere di Gabbriello Chiabrera; in questa ultima impressione tutte in un corpo novellamente unite .. . ulla terra,Che fi volge de al ben non fu pur mio -*Sì fatte noce m ingombraro il pettoDi timore agghiacciato , e fulla fronteArricciommìfi il crin per Io fpavento,Immantenente diventai di fmalto •Tal qui mi vivo, o Carminati, e voi,Che fare in mezzo alla Città di Giano ,Mercato ampio ói Europa , ove trafecrreAd ora ad or la novellista fama?Che dipinge il Borzon, di cui le teleTrionfar (anno d ogni talea avara ,Tanto fon vaghe a vagheggiar?-Che dettaOggi il cavalli mio , per cui s arrogeLigura Mufk alle Donzelle Argive ,Abitatrici delle rive Afe ree ?Tu 9 dopo fari i giudi prieghi a Dio,E ben pagalo a Banchi il fuo tributo^Corona di Muraji le terfe coppeDi Bacco Avignonefe, e gli di i pregioCandidifTìmo gel degl» Appennini-,Poi brinda, ed indi col Tofcati PoetaPenfa, che quefto di mai non raggiorna* II Fine della Sesonda Parte . DELLE OPERE D / CHIABRERA In quefta ultima impresone tutte in uncorpo novellamente unite TOMO TERZO. CO NTENENTE POEMETTI PROFANI, E IN VENEZIA, mdccl xv iii-Presso Angiolo Geremia In Merceria ali* Infegna della Minerva .Don Licenza de? Superiori , e Privilegi** POEMETTI P R O F A N I. I. La Conqutfta,di ubicano*Al Stg. JACOPO FILIPPO DURAZZO* SE 3 mentre vago di gentil diletto,Sproni Al fianco a deltrier d orofrenati,è Mai ti fovvenne dArion , che Ad radoPortò fui dorfo., e rivolgerti in menteCillaro , caro allo Spartan PolluceOggi non disdegnar la rimembranzaDel sì famofo, che reggeva in guerraLinvincibil Signor di Chiaramente-li nome degli Eroi fvegli a virtute,Ed a verace gloria i noitii fpirti .Correva un tempo le campagne JEoeIl buon Rinaldo, e defiava ardentePeriglio ritrovar dalta ventura-Se ne giva pedon , che di Bìjardo,Per rtrano cafo, egli perdeo limpero,E fé iavea di ferìcana di Rege-Ora un dì, che .rofata ambo le palme,E copie doro trafcorreva il CieloLa bella Aurora, ei raggirando il gua


Size: 1851px × 1350px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthorcavagnasangiulianidigualdanaantonioconte18431913form