. Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII ... Al tempo della mia liberazione poflTodarele treMonete medefime, pofiTo darne d*uguali,e poiTo darnedelle altre o più piccole o più pefanci; purché in quelleMonete, chio dò, vi fi riconofchinole due once doro,chio devo. Cui certutn (icrive Pomponio) (i) />o»-dus ardenti duri heres jujfus eji , et fecuniam numeratam dando jure ij/fo liheratur ^ fi in e a pecunia eadem a»Bimatio fuer
. Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII ... Al tempo della mia liberazione poflTodarele treMonete medefime, pofiTo darne d*uguali,e poiTo darnedelle altre o più piccole o più pefanci; purché in quelleMonete, chio dò, vi fi riconofchinole due once doro,chio devo. Cui certutn (icrive Pomponio) (i) />o»-dus ardenti duri heres jujfus eji , et fecuniam numeratam dando jure ij/fo liheratur ^ fi in e a pecunia eadem a»Bimatio fuerir, PoflTo invece d* andato pefo dargen-to dare una data quantità di danaro j purché in que-fta ci fi ritrovi il valore ifteOfo, che in quella; cioèin qualità, quantità, e pefo. E queila Ci chiama giù-fta furrogazione: ac tantundem prAflet homini in eodemfifu^quantumaltera ; quia iniispondusponderi ^ quantitasquantitati^ qaalitas qualitati^ ufus ufui exaquatur ,dice il Gotfredo (2). Sicché per natura di Contrattodevo dare o le ftefse Monete, o altre, che interamen-te corrifpondano al valore intrinfeco di quelle , €^che in fua redigi poffint intiay come altrove accennail Giureconfulto. (3 ). Del. Ci) I. pr. \\\ fin. ff. Dir Auro , ^ /irgsntiì legato .[z] D. L. II. §. I. flF. De Reh. Creàìt,111 ^* C^sit, 78. §. illud De leg. Iir. DE* Metalli MovbtatIi cc» 2r^ DELLA PACOLTA* LEGISLATIVA SOPRA LA MONETA. S. III. ORa decorato il Metallo dal pubblico impronto,ficerca qual facoltà abbia acquiilafo fopra di eflTo lalegge ,AriJlottle Icrive così (r). La Moneta non altro aveache grancìez^za ^ e pefo: indi n)i fu im^rejfo jl fegno ferahbrevìare i contamenti ; e queflo fsgno era indizio deUla quantità-i e del r^alore di ejfa Moneta, Sicché il conio non i^ altro, che autenticare la quantità e il va-lore della Moneta per facilità de^Contratti. La quan-tità riguarda il pefo, e il valore riguarda la recipro-ca relazpne, o proporzione deMetalli. Di tre fortecomunem
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