. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giovani huomini rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, e cantate alcune amorose canzonette : con due copiose tavole, una de' principali titoli & l'altra delle cose notabili . ¨ faputo addimandare. Trrciò trapalandomi a quantomi sìa nellanimo di mettere aua?jti abelliffimi voflri ingegni ; uengobreuementeafaruifapere . Chevifione , odoracelo piùtolìo , enonfogno mi par per certo di poter chiamare quello , chen fullappa-rir dellalba mincontrò queHa mattina : pofciache nellora appunto,chio dormendo m


. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giovani huomini rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, e cantate alcune amorose canzonette : con due copiose tavole, una de' principali titoli & l'altra delle cose notabili . ¨ faputo addimandare. Trrciò trapalandomi a quantomi sìa nellanimo di mettere aua?jti abelliffimi voflri ingegni ; uengobreuementeafaruifapere . Chevifione , odoracelo piùtolìo , enonfogno mi par per certo di poter chiamare quello , chen fullappa-rir dellalba mincontrò queHa mattina : pofciache nellora appunto,chio dormendo mi prendeua alquanto di ripofo fopra la graueHanchex;Z^fQìienuta de gli amorofi affanni tutta la notte trafcorfa;ecco vidi ^more fopra vna candida nuhola con membra da niun ite-lo punto ricoperte, fimili più a quel del fuoco , che a ueruno altrocolore ; il quale nella deflra mano una piccola fhcella teneua acce-fa ; e nellaltra hauea larco : pendendogli il tur caffo fopra il fini-Hro fianco ,graueper V acerbe faette 3 onde fi vedeua tutto pieno . lifuo vago crine era difi>lendentiffimoro;e mouendo dalla niemoriapia-no infinful candido collo fcendcuaye con molta vagheT^ iui aguifii diben formate anella increjpando^eleuaua alquanto dintorno;e da pia- ceuole. T a F^T E S E C 01^ D ^. t^j :fâ¬Uole aura fommojjo moflrauain certe modoyche colle grandi alegareggtaryolefìe ; le quali dimille -variati colori [opra gli homeri fco-priua. & ifuoiyiuacijjimi occhi fcintillando fommamente deldiuino »fà ceuano vn dolce fereno ouunque ejjo piegando gliriuolgeua . Incotal forma dunque mojfe ^moreinuerfo di me dal fuo fopra hnma^no regno, & humanamente sì mi diffe . Ter non picciola^ arra dellaeilima^oney chio fempre di te mi tenga, diuoto mio^quantunque a teperauuentura ditierfamentepaia, ti fo certo faperCy come io infra glialtri miei eariffimi, ho eletto te ora; aecioche quando y edoue par^rà algiudicio tuo dhauerne più il tempo, elagio che lvno, e lai*.Pro


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