. Emblemi di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, dal latino nel vulgare italiano ridotti . e maiius ; Ipfe dabo Vati chartacea munera, Vates ; Qu2, CHO NRADE ^ niei pignus amoris habe. PRE- PREFATIONE D I ANDREA ALCIATO Huomo ChiarifsimoNel LibroDE GLI EMBLEMIA Corrado Peutingero Augullano. M£ntKe7 Fanciul la noce allettaceli dadoIl (jiouin falle, e la dipinta carta Trattien lHuom neghittojo, e fcioperato ;Quefli Emblemi habbiam 7ioi prodotti, in tempOy Che, da cure maggior i, ranimo è fciolto ;E infieme aggiunte le Figure habbiamo, *Per man dHlluJirt artefici y intagliate :Onde y a le yefli, o


. Emblemi di Andrea Alciato, huomo chiarissimo, dal latino nel vulgare italiano ridotti . e maiius ; Ipfe dabo Vati chartacea munera, Vates ; Qu2, CHO NRADE ^ niei pignus amoris habe. PRE- PREFATIONE D I ANDREA ALCIATO Huomo ChiarifsimoNel LibroDE GLI EMBLEMIA Corrado Peutingero Augullano. M£ntKe7 Fanciul la noce allettaceli dadoIl (jiouin falle, e la dipinta carta Trattien lHuom neghittojo, e fcioperato ;Quefli Emblemi habbiam 7ioi prodotti, in tempOy Che, da cure maggior i, ranimo è fciolto ;E infieme aggiunte le Figure habbiamo, *Per man dHlluJirt artefici y intagliate :Onde y a le yefli, ognun, pallette doro, ^ i cappelli y inferir lucenti feudi y £, con fecrete note yfcriuer poffa Quanto la mente fua gli fomnnnijira •^JHa il Sommo ^uguftoya te, dia pretiofi Doniy e trofei; de faggi,antichi cJ^Cafiriy Lopre induflri cedendoti,e limprefeToeta y a te Toeta, io porgo offerte Di carta, e imhioUro ; a ciò perpetuo fegno Habbi y de lamor mio, C 0 B^<A D 0, ognora. AD I Ad Illuftndìmum MAXIMILIANVM DVCEM MEDIOLANENSEM. Super infigni Ducatus EX I LI E N S iiifans fmcofT è faicibus anguis,Eli genciiitijs nobile liemma vais,Talia Pelìariiin gedìffe nomi fin ara re gem Vidimusjhisqifuum conceiebralTe genus:Dura fé Ammone fatUjmatrr anguis iinagine iufam. Diami 3c fobolem feminis fuc/iordam enitier quia fic Pallas de capire orca louis ? A Al- AirilIuftnflTmo MASSIMIGLIANO DVCA DI MILANO- Sopra rinfegna del Ducato. EMBLEMA PRIMO. V2^ Fandul, chefce^e quaft in tutto è fuor a >Da le fauci dvn^ngue, in giro torto, labile Infegna è di tua Gente illusìre,Che tali babbìa portato il T{è di Peila Improìiti^e Imprefe^habbiam veduto, e chabbia Con quefte la fua Stirpe celebrato ;Mentre d^mmon^che la fua ^iadre^in formai Dangue delufe , d*effer nato infegnay E dejìer Troie di celefte di bocca ; (e fama è, ehalcun angue^ Tartorifca così) forfè perchanche^ Sì i dal capo di Gioueyèfor


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