. Memorie giovanili autobiografiche di letterati, artisti, scienziati, uomini politici, patrioti e pubblicisti. oper il campo, forse sopra le Termopili. Sta-mane vedemmo Salamina; domattina, allalba,passeremo innanzi a Maratona. Immaginaquanto entusiasmo!... Oggi tutta Atene ci ha salutati, infioran-doci, applaudendo. Sono sceso ora dal piroscafo, chiedendolordine al generale Garibaldi. Ho fatto unbrindisi in mezzo a cento Greci e cento Gari-baldini. I battaglioni cantano linno. Oggi ho scritto al babbo. Scriverò a te pure:ti bacio tanto! Studia; sii obbediente. Voglimi bene sempre. Saluta i t
. Memorie giovanili autobiografiche di letterati, artisti, scienziati, uomini politici, patrioti e pubblicisti. oper il campo, forse sopra le Termopili. Sta-mane vedemmo Salamina; domattina, allalba,passeremo innanzi a Maratona. Immaginaquanto entusiasmo!... Oggi tutta Atene ci ha salutati, infioran-doci, applaudendo. Sono sceso ora dal piroscafo, chiedendolordine al generale Garibaldi. Ho fatto unbrindisi in mezzo a cento Greci e cento Gari-baldini. I battaglioni cantano linno. Oggi ho scritto al babbo. Scriverò a te pure:ti bacio tanto! Studia; sii obbediente. Voglimi bene sempre. Saluta i tuoi. Il tuo ZioAntonio Fratti. XLIV. BASILIO CITTADINI. Pubblicista.]S^acque, in Pil-zoiie, sul lago dIseo,il 2 agosto 1845. Si laureò iu let-tere. Iniziò la vita gior-nalistica, scrivendonella « Gazzetta diBrescia ». Xel 1868, fu redat-tore della « Eifor-ma » in Firenze ecorrispondente del«Secolo» di Ì 1869, fu cliiaiiiato a dirigere la « XazioneItaliana » di Buenos Aires. iSTel 1876, fondò la « Patria degli Italiani » en è tuttora il direttore. Roux — Voi. IV. r. 2. 13. 194 UOMINI POLITICI, PATRIOTI E PUBBLICISTI 30 novembre 1909. La Patria degli IfaJiani Buenos Aireslì Direttore. Illustre e gentile Collega, Ella è animata a mio riguardo da sover-chia benevoleuza e vuole assegnarmi un postoche non merito. Ma non voglio sembrare scor-tese, ed eccole i miei dati biogratìci: Sono nato, in Pilzoue, sul lago dIseo,nel 1845, da onesta famiglia di lavoratori. Mio Padre curò con sacritìcii la mia edu-cazione. Precoce fu il mio sviluppo mentale. Alletàdi nove anni avevo superato, primo nella miaclasse, la prima ginnasiale al Collegio di Lo-vere. Percorsi gli studii con onore. Feci i primi passi nel giornalismo nella« Gazzetta di Brescia » ispirata dallonorevoleGiuseppe Zanardelli, eoi quale fui sempre le-gato da affettuosa devota amicizia. Sul finire del 1868 mi recai a Firenze, al-lora capitale. Scrissi nella «Eiforma» dì Fran-cesco Cris
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