. Dell'imprese . con buo-na conferenza tra loro vari corpi, non iftati accozzati prima da niuno,in quella fteiìà foggia. ATTO. Segue molto ragioneuohuente, Bol-garino, alla noftra confiderazione dianzi dettata la da voi fuegliata aprefente. Promettomi appreso, cheVoi in quefta parte ci potete arre* car i78 I M P R E S E car copia defempi, comepofio anchioadduruene alcuno : & il limile-»iì può Iperar qui del Signore: e fpecialmente (opra il corpo cotanto nobile del Sole ,e quello della Luna ancorai per le molte loro diuerlè-*propietà (pedali ; e per le Varie cofe in Natura, c*hanno fenfìbile, e


. Dell'imprese . con buo-na conferenza tra loro vari corpi, non iftati accozzati prima da niuno,in quella fteiìà foggia. ATTO. Segue molto ragioneuohuente, Bol-garino, alla noftra confiderazione dianzi dettata la da voi fuegliata aprefente. Promettomi appreso, cheVoi in quefta parte ci potete arre* car i78 I M P R E S E car copia defempi, comepofio anchioadduruene alcuno : & il limile-»iì può Iperar qui del Signore: e fpecialmente (opra il corpo cotanto nobile del Sole ,e quello della Luna ancorai per le molte loro diuerlè-*propietà (pedali ; e per le Varie cofe in Natura, c*hanno fenfìbile, egran dependenza concili, o ad elfi fono manifefl amente più dellaltrecole naturali dependenti, e foggette. Io oltre a quelle Imprefe,note co-iTìunemente,itate {coperte lbpra i due detti lumi celefti,e quanto a que-lla partetutte buone perauuenoira ; ne ferbo vna in memoria dvnfem-plice Sole, dipinto nella fua viuezza,e chiarezza maggiore, con quello^verfo attorno: NEL TROPPO LVME SVO VIENEA Opera di IacomoCurzigiouane nobile Tedefco: ilquale dilettan-dofì oltre alli (ludi Tuoi principali delle leggi ciuili, come di molti altridiuerfì ingegnofi,e virtuofi efercizi della noftra lingua natia, hebbeluogo Se aiuto nel leggerle rime dAngelo di Coftanzo,di formare ladettaImprefa in quel Sonetto,che comincia.». Samate almo mio SoUctiio canti\o ferma, &c* e da quelle parole-».La voflra luce inacceflìbìl viua»l^el troppo lume fito viene a celami *Dotte il Curzio non ha le non lvltima parola del verfo prefb, da ce-larui,in celarli alquanto concetto, fi come quello gentilif- iìmo D I SCIR BARGACLI. 17? ilmo fpirito ha tolto dal Goftanzojcofi forfè il Goftazo lo leuò dal Dan*tela doue dilfo, Ma come il Sol, che noHra vijìa aggraucu »E perfouerchio fua figura uelru>,Co/i la mia uirtk quitti mancano.* ,Quefto è diuino fpirito t che dandar fu mi drivga fenica prego >E colfuo lume fé medefmo celcu » Del qual fingulare Intelletto, f


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