. Collezione di monografie illustrate . rchitrave è quasi sempre sormontatoda un arco cieco racchiuso entro una cornice di forme svariatissime. Alcune delletorri, che ancora rimangono intatte, conservano allesterno le mensole sulle quali pog-giavano i sostegni dei ballatoi soliti a formarsi quando esse venivano armate a scopodi difesa. IMentre nel trecento per opera dei privati 1 edilizia ascolana andava assumendouna nuova forma architettonica sorgevano in città altri insigni edifici sacri, tra cui pri- ASCOLI PICENO 45 meggia, per la sua grandiosità, quello innalzato dai domenicani in onore d
. Collezione di monografie illustrate . rchitrave è quasi sempre sormontatoda un arco cieco racchiuso entro una cornice di forme svariatissime. Alcune delletorri, che ancora rimangono intatte, conservano allesterno le mensole sulle quali pog-giavano i sostegni dei ballatoi soliti a formarsi quando esse venivano armate a scopodi difesa. IMentre nel trecento per opera dei privati 1 edilizia ascolana andava assumendouna nuova forma architettonica sorgevano in città altri insigni edifici sacri, tra cui pri- ASCOLI PICENO 45 meggia, per la sua grandiosità, quello innalzato dai domenicani in onore di San Pietro:\Iartire. Questordine, stabilitosi in Ascoli verso la metà del secolo XIII, aveva fondatoil suo convento e una piccola chiesa dedicata a San Domenico nel cuore di uno deiquartieri aristocratici, dove la dottrina ecclesiastica predicata da quei frati con argo-mentazioni simboliche e dommatiche poteva essere megho compresa. Ma quando videche gli umili francescani innalzavano il loro tempio maravighoso volle anche qui —. CHIESA DI S. FRANCESCO : PORTA LATERALE. (Fot. GargioUi). come lo stesso ordine andava facendo altrove — gareggiare con essi contrapponendoa quelledificio un altro che potesse testimoniare solennemente della sua potenza. Ed in-nalzò allora un tempio grandioso che fu dedicato a San Pietro Martire forse perchècostui — secondo quanto asseriscono alcuni storici municipali — fu il primo ad in-trodurre in Ascoli lordine di San Domenico. Il tempio di San Pietro Martire è anchesso di stile gotico, ma differisce daquello di San Erancesco per una maggior semplicità nelle parti decorative e per lasua pianta la quale è anchessa a tre navate ma terminanti in fondo anziché con cap-pelle e coro giranti sul peribolo absidale, com è 1 altra, con tre tribune questa chiesa ha perduto oggi, specialmente nellinterno, tutto il suo carattere pri- 46 ITALIA ARTISTICA mitivo, poiché il suo organismo andò sensibilmente modificandosi ed altera
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