. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . ote diverjfè primarie ca/e , ed haper effe, e dentro, e fuori di Roma operato , e Seguita tut-ta via ad operare . Ha operato ancora in qualche chi^a, edultimamente in quella di S. Salvatore in lauro 5 che è ftatada lui ammodernata 5 ed ingrandita avendovi voltata anchela cupola . Altri fcolari avrà fènza dubbio avuti oltre i no-minati 5 di cui non avrò avut*a notizia 5 ed altropere avran-no indubitatamente fatte 5 che per di lei mancanza non hoAnnoverate. E leggendofi nell
. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . ote diverjfè primarie ca/e , ed haper effe, e dentro, e fuori di Roma operato , e Seguita tut-ta via ad operare . Ha operato ancora in qualche chi^a, edultimamente in quella di S. Salvatore in lauro 5 che è ftatada lui ammodernata 5 ed ingrandita avendovi voltata anchela cupola . Altri fcolari avrà fènza dubbio avuti oltre i no-minati 5 di cui non avrò avut*a notizia 5 ed altropere avran-no indubitatamente fatte 5 che per di lei mancanza non hoAnnoverate. E leggendofi nella Suddetta chie/a dì S. Francesco diPaola ancor lepitaffio fatto incidere alla memoria della pre-fata Santarelli moglie di Francefco da Mauro (uo figlio hocreduto non fuor di propofito il trafcriver appiè anche que-ilo per non privare dalcuna cofà il lettore. D. 0. M. Catherìriiff Santarelli NoUli Romana Bqu. Vrancìfco Fontana Archìte&o ìnjìgni Olìm nupTcff Maurm Fontana Fìlìi^s ^ Ò* hteres Sibi, fuìfque pofmt Ohjìt IV. Nonas Aprilìs MDCCXXXUt. JStath fuiC LXL Menf. V. DI VEGLI ARCHITETTI. 551. DI GIAMBATISTA CONTINI. Tali A Italia quanto piango le funefte rovi-ne delle tue venerande fabbriche qual ora_>fifTamente confiderò la maligna barbarie dichi per non poter fofFrir di vederle fenzaveruno Tuo prò cercò di/pettofamente digettarle a terra 3 e di terminarle. E quan-to altresì feguiterei a piangere, fé la follia ài taluni chefcioccamente credono , e saffaticano di darealùrui ad in-tendere, che niuna disi fatta guifa fé ne fia più veduta_J5e che neppur mai fi vedrà non mi facefife chiaro compren-dere, che preflfo loro fol ciò è ammirabile 5 che la propriaignoranza reputa degno dammirazione. Me ne ritengo dun-que 5 perchè è certiìllmo 5 fìccome altrove eziandio fon itodicendo , che i tempi moderni non deggiono invidiare gliantichi, e che fé non vi fi è fatto tutto ciò che le lor reliquieci moftrano che fi faceife in quelli è derivato d
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