La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . ontrapeso, i char-ruchula piccolina ». — Inv. 102 (1417): « una situla mezana cnm canicola, fune et contrapeso». — Inv. 133 (1419) : « i secchia al pozo con braccia 2 di catena, collafune e con contrapeso de ligno ». 3 Pupilli, XV, e. 37 t. Inv. d. beni di Piero e Stagio di Messer Lippo daSigila (1403) : « uno paio duncini da ripigiare sechie ». 4 Alla costruzione di un acquaio in una cella si accenna in un docu-mento riportato a p. 19 n. 1. 5 Osped. di Gesù Pellegrino, Libri del camerlingo (1416): « a di 24 didicembre . . per . . facitu


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . ontrapeso, i char-ruchula piccolina ». — Inv. 102 (1417): « una situla mezana cnm canicola, fune et contrapeso». — Inv. 133 (1419) : « i secchia al pozo con braccia 2 di catena, collafune e con contrapeso de ligno ». 3 Pupilli, XV, e. 37 t. Inv. d. beni di Piero e Stagio di Messer Lippo daSigila (1403) : « uno paio duncini da ripigiare sechie ». 4 Alla costruzione di un acquaio in una cella si accenna in un docu-mento riportato a p. 19 n. 1. 5 Osped. di Gesù Pellegrino, Libri del camerlingo (1416): « a di 24 didicembre . . per . . facitura duno aquaio nella cucinuzza per potere la-vare le scodelle ». La presenza degli acquai nelle cucine ci è inoltre atte-stata dagli inventari, che registrano in esse deschi da acquaio e catini dalavar scodelle (vedi cap. XII, La Cucina). Come vedremo più avanti, gli inventari ci danno notizia anche degliacquai da sala, alcuni dei quali del resto esistono tuttora. In casa di Andrea Minerbetti ve nerano nello scrittoio, in una camera. Fig. 63. — Vecchie torri in Oltrarno. Fot. Giani. I COMPLEMENTI DELL ED1FJZ10 81 Nelle celle e nelle cucine servivano a lavare stoviglie, ederan fatti di un rozzo avello di pietra sostenuto da stipiti oda mensole; in fondo allavello si apriva un foro per lo scolo


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