. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . Stigia , non poteva in partealcuna elfere ferito, fuor che nei piedi, i quali non erano flati lavati ;lo finfero per manifelfare eh Egli farebbe flato perfettamente forte e va-lorofa, fé da proprj affetti non folfe liiperato e vinto , né da quello fen-limento é lontano quello che dicono di Giafone, che mentre andava a tor-re il Vello d oro , perde una calza in un Fiume , il quale fole tra tutt iFiumi del Mondo da niun vento è offefo ; che vuol dire , mentre che^ fe-guitava la virtù, e T immortalità fu di qualche parte defuoi affetti privo,e Fi
. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . Stigia , non poteva in partealcuna elfere ferito, fuor che nei piedi, i quali non erano flati lavati ;lo finfero per manifelfare eh Egli farebbe flato perfettamente forte e va-lorofa, fé da proprj affetti non folfe liiperato e vinto , né da quello fen-limento é lontano quello che dicono di Giafone, che mentre andava a tor-re il Vello d oro , perde una calza in un Fiume , il quale fole tra tutt iFiumi del Mondo da niun vento è offefo ; che vuol dire , mentre che^ fe-guitava la virtù, e T immortalità fu di qualche parte defuoi affetti privo,e Firg. lib. 4. fcrive , che Didone quando era per morire , fi fcalzò dìuna calza, con quelle parole . , Ipja mola , manìbufq; piis aharìa juxta Dmim pcdem jìnclis, in vejìe recinga, Tejlatiir moritura deos , (> confcìa fati Sidera : E quello fignifica, eh Ella era fpogliata e libera del timore dellamorte , che è un affetto fignificaro per il piede fcalzo . AP- r 0 AI 0 DE SAGGI. Dell iAbate Cefare Orlandi ^ HI. UOmo di età matura in abito Senatorio. Stia apprefso una gran Bilan-cia, lulla quale attentamente guardi, e moltri di pefare varj libri, edarmi prefentatigli da un Uomo , che a lui ftia vicino . Con la finillra por-ga al detto Uomo una Corona di Lauro, alla quale fia avvolto un Cartel-lo col Motto Gloria majomm, Tofleris Lumen . Qiianto non è da Eir cafo dell Applaufo del bafso Popolo, altrettantodeve chiunque procacciarli P Applaufo de Saggi, giacché Egli è il dolce fol-lievo alle miferie ed alla brevità della noftra vita . Così a maraviglia al fuofolito la fpiegò 1 Oratore Romano Philip. 24. Brcvis vita data ejl, & me-moria bene redditce uitcc fempiterna, ed altrove prò Marc. 7\(o« vita hcec dìcen-da ejl, qux Spintu •, & Corpore continetitr-, illa \_inquam\ illa e(l vita-, qux vi-get memoria jxculorum omnium, quam pofleritas alit, quam ipfa xternitas fem-per intnetur . Lode che proviene da Gente afsennata è un Tellimonio
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