. Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani : rappresentata in disegno col svo contado et illvstrata d'vna breve historia delle cose piv notabili appartenenti ad essa et de i ritratti natvrali de dvchi et dvchesse di Milano e compendio delle lor vite . alorofi faldati, saccollò alla porta dogni Santi dellanoflia città,fperando,chedi dentro fi douefìè tumultuare,&aprircdi la porta1; Ma FofchinoAttendolo, & Giacomazzo Salerno, à quali il Con te hauea dato il gouerno di Cremona, difubito prefero larmi, & m utate le guardie, & occupando i luoghi, oue maggior apparala ilpericolodeu
. Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani : rappresentata in disegno col svo contado et illvstrata d'vna breve historia delle cose piv notabili appartenenti ad essa et de i ritratti natvrali de dvchi et dvchesse di Milano e compendio delle lor vite . alorofi faldati, saccollò alla porta dogni Santi dellanoflia città,fperando,chedi dentro fi douefìè tumultuare,&aprircdi la porta1; Ma FofchinoAttendolo, & Giacomazzo Salerno, à quali il Con te hauea dato il gouerno di Cremona, difubito prefero larmi, & m utate le guardie, & occupando i luoghi, oue maggior apparala ilpericolodeuarono ogni fperanza à Micheletto,&al Dandolo di poter con(e<niiredetta città,i quali aggiratiti* intorno alle mura per buonapezza de! giorno,nefentendo di dentro alcuntumulto, pattando in Ghiaia dAdda,fé ne tornarono di dondeserano partiti. Diedero ilSalerno, & il Fofchinoincontanentela nuoua diqueflo faccettò al Conte, il quale perciòsalienò del tutto da Venetiani, e fi deliberò di foccorrere il fuocero,& rinarare anco alle colèf uè. Accordatoli dunque col fuocero, à cui f peraua di douer fuccedere nello flato, età pervenirfene in Lombardia: ma fu intetrotto da gli emuli, i quali diedero à diuedere àFilippo, che. e àcu TERZO. j he Francefco venendo in Lombardia con tante genti armate, era per prillamelo dello dato_ cui, comeeffi diceuano,egli ardentemente afpiraua, la onde per natura fofpet-cofimmoera, credendo à quelli maligni, non mandò al genero le promeile prouigionidedanari, il che diede occafione à Venetiani di mandate lanno feguente groflìiiìmo efferatonel Crenionefe,oue fecero di molto male. Fu celebre in quello tempo Nicolò CauitelloGiureconfulto, Configlieredi Leonello da Efte Marchete di Ferrara; fu egli figliuolo di Re-mondino Lettore in Perugia, in Pauia, & in Ferrara, che compofe anchealcuni volumi nel-la fuaprofeflione. Mccccxlv 1 i. I Venetiani dopò Phauerridotto fotto illoro dominio quafi tuttelecaftclla del Ctemonefe p
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