Nuovi ritratti letterari ed artistici . ta, diceva che era un antico capodi tribù di selvaggi, smarritosi nella società fio-rentina, che gli aveva dato la vernice civile. Eraveramente un vulcano di idee e di parole, unpiccolo vecchio gagliardo, riboccante di vita, chegittava fuoco dagli occhi e dalla bocca, e di-ceva mille cose belle esensate con una voce ditromba e gesti dinvasa-to. Quante volte lo in-tesi gTÌdare: ?—? Ah noiAh no ! Xon mi dica que-sto o le tiro una pistolet-tata ! — e pestava i piedie mulinava il pugno aldisoi>ra del capo canuto,facendo un viso di bra-gia. Era il censore
Nuovi ritratti letterari ed artistici . ta, diceva che era un antico capodi tribù di selvaggi, smarritosi nella società fio-rentina, che gli aveva dato la vernice civile. Eraveramente un vulcano di idee e di parole, unpiccolo vecchio gagliardo, riboccante di vita, chegittava fuoco dagli occhi e dalla bocca, e di-ceva mille cose belle esensate con una voce ditromba e gesti dinvasa-to. Quante volte lo in-tesi gTÌdare: ?—? Ah noiAh no ! Xon mi dica que-sto o le tiro una pistolet-tata ! — e pestava i piedie mulinava il pugno aldisoi>ra del capo canuto,facendo un viso di bra-gia. Era il censore in ca-rica della società peruz- ziana. Insomma, apparteneva- a quel partito: madel mondo politico, in generale, aveva un con-cetto pessimo, (; non molto migliore, in ])artico-lare, degli uomini, che conosccA^a a fondo e giu-dicava crudamente, canzonandone con fine ironiale vnnità e le storture. Neanche la signora umi-lia, che jMire egli venerava, riusciva a frenare lasua terribile sincerità, die era oguah> in ^ito liiltrani. 60 UN SALOTTO FIliKENTINO in arte e in letteratura, e resa più terribile clcil-lantorità incontestata che gli davano lingegnoacutissimo e le molte e svariate cognizioni acqui-state in cinquantanni di lettura meditativa. Pen-sare una cosa e non gridarla era per lui come ilreprimere un accesso di tosse convulsiva. Se cifossero stati dieci personaggi della sua natura, ilsalotto della signora Emilia sarebbe andato peraria a capo duna settimana. Il che non toglievache fosse in conversazione infinitamente jìiace-vole, poiché, fra laltro, era stato amico del Ros-sini, del Donizetti. del Bellini, di molti altri uo-mini celebri, dei (piali diceva avventure e passioninote a lui solo, e particolari della vita curiosis-simi, con un linguaggio tutto scoppi e baleni, chefaceva leffetto duna pioggia di petardi. Ed an-che era un amico doro per gii scrittori novizi, acui riusciva uno stimolo tantopiù potente la sualode in quanto egli li sottomet
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