L'architettvra . fiderare linucntioni de glantichi edifici], le qualinon ballando ancora al defiderio & ingegno humano,andauano di giorno in giorno megliorando, e cofi fu dipoi per induflriofa&filofofica pratica trouata la calce, il far de i matto-ni, il lauorar de le pietre et del legname ; doue pcruencndo di giorno in giorno alle altre ar-ti e fcienzc, da feroce & feluaggia uita, a più manfueti cofliumi fi riduffero, e a tale lArchi-tettura conduffcro, che il modo di ben fabbricar ci dimoftra, la quale inuentione Diodoroa Paliade attribuifce, & Plinio a Cecrope per hauer edificata Cecropia,


L'architettvra . fiderare linucntioni de glantichi edifici], le qualinon ballando ancora al defiderio & ingegno humano,andauano di giorno in giorno megliorando, e cofi fu dipoi per induflriofa&filofofica pratica trouata la calce, il far de i matto-ni, il lauorar de le pietre et del legname ; doue pcruencndo di giorno in giorno alle altre ar-ti e fcienzc, da feroce & feluaggia uita, a più manfueti cofliumi fi riduffero, e a tale lArchi-tettura conduffcro, che il modo di ben fabbricar ci dimoftra, la quale inuentione Diodoroa Paliade attribuifce, & Plinio a Cecrope per hauer edificata Cecropia, la quale fu dipoi larocca dAtene, ma glEgittii uogliono molto innanzi hauer edificato Diofpoli, città di Giouc,ma a noi piace più di credere a Giofefo;ilqual dice che Caino,dAdamo primo figliuolo,effendo nel principio del mondo edihcò una città & di mura cegncndola la chiamò Enoc-^cliia,da Enoch,!ùo maggior fighuolo. ma laffando ciò in cofpetto del nero, dico che uolen do Libro Primo 3. do lingegno humano più innanzi procedere nel migliorare liabitationi,& farle di più fu-perbo afpetto, cominciarono a edificarle di pietre, & poco doppo di mattoni, reducendolcdalle incerte alle certe ragioni de lemirurc,a talecheinproce/Todi tempo fi cominciò atrouarela buona Architettura, la quale dipoi dai gran Romani fu al tutto quafi perfetta-mente ili uftrata. Di tutte le buone egualità che in genere fi deueno ricercare, cofinelaggrandir de le citta, come neHelettione del fito doue quelle shabbino in tutto a edificar di nuouo. Cap. III. E B B E SI con ogni diligentia nello eleggere il fito di nuoua città, auuerti-rc, che in quello, efiendo pofllbile, fieno tutte le buone qualità. perciò cheda quefto fi ueggono il più de le uolte nafccre le grandezze, o le miferie del-le città edificate. Debbcfi per tanto nella elettione del Tuo fito ricercare la fanità, la fertilità, la fortezza, la commodità, e la uaghezza. La fanità ci feraporta dalla bontà deiraria,deirac


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