. Della piu che novissima iconologia . difponerc gli • animi lèn2a la gratia, però Snctonio moflra di fprezza-re la beljlezza di Nerone Imperadore a percheera fenza grada >e come priuo di amabilgra-tra^e colmo di odiofr eoftiimi era da rutti odia-TOjil che non atftiiene in quelli^ che hanno Vernuftàje grafiaijfaquale-èdi migliore eondi-tione, the la bellezza fperche Ja bellezza perlefieffà non Iià vefeefftènza di aljettare glia- Terza. 157 i]imifen2a la gratìajmàla gratiaiCVenuftàha anco efficacia glande fenza h bellezza j ficòmfehabbiamo difopra moftratocon reflèmpio dVJiflèj Socrate, e Qu
. Della piu che novissima iconologia . difponerc gli • animi lèn2a la gratia, però Snctonio moflra di fprezza-re la beljlezza di Nerone Imperadore a percheera fenza grada >e come priuo di amabilgra-tra^e colmo di odiofr eoftiimi era da rutti odia-TOjil che non atftiiene in quelli^ che hanno Vernuftàje grafiaijfaquale-èdi migliore eondi-tione, the la bellezza fperche Ja bellezza perlefieffà non Iià vefeefftènza di aljettare glia- Terza. 157 i]imifen2a la gratìajmàla gratiaiCVenuftàha anco efficacia glande fenza h bellezza j ficòmfehabbiamo difopra moftratocon reflèmpio dVJiflèj Socrate, e Quinto Rofcio, i qualiancorché brutti, mediante jagratia, e VenulUloro tirauano a fé gli animi delle perlbne, e fa-ceuano acquilo dell altrui gratia. Onde prò-ùcrbialmenrediefi. Lyngemh^bet>T>vno,chehabbia tal gratia^ e Venuftà, che pare, che in-canti le perlbne j eie sforzi ad amarlo; peròpreflbdi noi iaLinge è fìmbolo^e figura dellaforza j & efficacia della gratia, e Venuiià. VVLGO, OVERO HA VE NDO io nella mia Iconologiadipinto la figura della Nobiltà, mi è parfo di rapprefentare in querta vltima eddiiionela figura del Valgo , ouero Tlgnobiliià a leicontraria del che voleadofi far pittura , fipotrà jfar Huomo jO Donna come più piaceràa chi fé né vorrà feruire,Mà chcilveftimen-cofiacurco^ ^vile di coiorgiaUdÙnOj icap^ glifarannoftefi,& mal comporti,Haurà lo-fecchÌedafino,& in cima del capo vi farà lvc-cello detto Aflìoto,& che ftando china, & mi-rando la terrà, con ambe le mani tenghi vnafeopa in atto di fcopare, & per terra vi Ca vna2appa. Vulgo è detto quellordine di ^eme nellaCittà, chcfono difucili aj Configlio, a Magi- lliati. 159 (Irati, a dottrine, ad arti librali, a profeflìoniCiuiJi,& a conuerfationi nobili, & fi di lhabito curco^ & vile ^eflendo chela velie longa appreflòai Romani non era»*lècicoportarfi da ignobili, & per più moftrareìa bafiezza di quello fugetto :. fi
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