. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . me capitato alle mani vn %omagnuoI03ÃI qual fi lamenta,chene gli Elogijnonhà ritrouato il Caua-her dalla Volpe, il qual fu fi gran Valenthuomo al feruigio diSan Marco per honordJtalia^ ma io lho confolato, dicendogli^che io era certo chel Signor Caualiere non shaueuafiatto ritrar-re per ejfere alquanto difforme di Volto^ejfendogli flato honora-mente cauato vn occhio in hattaglia:^ e che gli haurei procuratoricompenfa in qu


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . me capitato alle mani vn %omagnuoI03ÃI qual fi lamenta,chene gli Elogijnonhà ritrouato il Caua-her dalla Volpe, il qual fu fi gran Valenthuomo al feruigio diSan Marco per honordJtalia^ ma io lho confolato, dicendogli^che io era certo chel Signor Caualiere non shaueuafiatto ritrar-re per ejfere alquanto difforme di Volto^ejfendogli flato honora-mente cauato vn occhio in hattaglia:^ e che gli haurei procuratoricompenfa in queHo trattato deli* imprefe. Lo domandai adun- ^quefe egli haueuaportato alcunaimprefa:come,dtffe egli? non fisa,cheiportaua vna hraua Volpe,che moHraua i denti nellaba~dieracon vn motto ^che diceua-^s imvl astv et den-TlBvs vTOR. Volendo dire, che non hifognaua fcherzayfecoferche ei fi farebbe difiefo in tutti imodi. Gì Caualierfu valete e vigilante, e nelt hi fioria noflra nopajfafenz^lode: e per queUo il Senato Z^initiano gli fe-ce dopo morte Vna bella fiatua di legnodorata in Santa Siftaria mi T^H^^^&f^i^^ M^Ãi^Ãà e&Jir7^ ^Ji^ DI MONS. Io non ^>o^iktdCâ¬Yuifer tWima imfrefadi (jicuanniChiuc-chera ^ ti C^udierfamofofulleguerre^ilciu a-le ne fora vndfaceta e ridicola a chi la mirauA^fimileallafre* coHui nellafua woflrare lardita natu^rafua ^ efercmo del canal leggiere;\>n feroce Lupo,chehaueua nelle gambe a pecora prefa, e me^a fanguinatanel Collo in atto con lateBa riuolta a dietro verfo duegrojìi canidi Paflori, che lo feguono per torgli la preda, de quali due hnoil più Vicino ^oltaua anchegli la teBa in dietro à rli al-tri canipeniuano a foccorrerlo,temendo dajjaltare s) terrihilni-mico. E M. (^io.^ntonio Mugettola gli fece queHo motto La-tino, PAVENT OVES, TIMENT CANES, INTRE- p ID V s M A N E o. ^/ que^a imprefa molto^ mottegiaua e Jii^ Jte^é *<^:<L^ i^S DIALOGO DEL


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