. Storia dell'Italia antica. liano, I, 7, 23 e 35, IX, 4, 38, X, 1, 113, XII, 10, 11, Xil,11, 28, ecc.; Svetonio, Aug., 74; Plinio, Epist., V, 3; Plutarco, Bnit.,40, 42, 45; Weise, De Messalae cita el studlis, Berolini 1829. Vedi dilui alcuni frammenti citati in Gelilo, XIII, 14; in Macrobio, Sat., I, 9: inPlinio, XXXIII, 3, XXXIV, 3«, XXXV, 2, e in Seneca, Conirov., II, 12. I Svotonio, 41. Kpkor, loc. pag. 72 e 100. Cap. MESSALA. 173 burlò dei declamatori come non parlanti latino. Fu, comedicemmo, leroe di Tibullo; e lui, come Pollione, celebra-rono anche i poeti di corte e


. Storia dell'Italia antica. liano, I, 7, 23 e 35, IX, 4, 38, X, 1, 113, XII, 10, 11, Xil,11, 28, ecc.; Svetonio, Aug., 74; Plinio, Epist., V, 3; Plutarco, Bnit.,40, 42, 45; Weise, De Messalae cita el studlis, Berolini 1829. Vedi dilui alcuni frammenti citati in Gelilo, XIII, 14; in Macrobio, Sat., I, 9: inPlinio, XXXIII, 3, XXXIV, 3«, XXXV, 2, e in Seneca, Conirov., II, 12. I Svotonio, 41. Kpkor, loc. pag. 72 e 100. Cap. MESSALA. 173 burlò dei declamatori come non parlanti latino. Fu, comedicemmo, leroe di Tibullo; e lui, come Pollione, celebra-rono anche i poeti di corte e i commensali di ^lecenate,col quale egli non potè aver mai commercio, per la troppodiversa maniera di sentire e di vivere. Mori vecchio la-sciando un figliuolo, M. Valerio Messalino Cotta, che ebbeil vanto di essere stato il primo ad arrostire le palme deipiedi delle oche e ad acconciarle insieme con le crestedei polli, come il figlio di Cicerone restò famoso per es-sere grande tracannatore di vino * : e credasi che com-. piesse per sepoltura del padre il bel monumento marmo-reo di cui col nome di Casal Rotondo rimangono ancoraparecchie reliquie presso al settimo miglio dellAppia (*). () Del moìiumento marmoreo parla due volte Marziale (Vili, 3 e X, 2).Tra le rovine si trovò solamente il nome di Colta. Canina, Edifizii, voi. V,pag. 36, e voi. VI. tav. 39. Vedi anche la sua Yia Appia, I, pag. 145-156. » Plinio, X, 27, e XIV, — atoria dellItalia antica IV. 28 174 POLLIONE. [Lib. VII. Pollione, nato di gente venuta dal paese dei Marrucini,scrisse pure la storia delle guerre civili, nelle quali preseparte al principio, e di cui rimase semplice spettatorealla line *. Naturalmente dispiaceva in corte, che siffattoargomento fosse trattato da-uomo non seguace delle opi-nioni di Mecenate e del principe. E perciò Orazio, nel-latto di lodare magnificamente lingegno dello scrittore,lo disapprovava per essersi messo ad opera piena di pe-ricolo 2. Ottavio gli avea scrit


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