La carrozza nella storia della locomozione . e di Giorgio Stephenson, il qualenel 1813 costruì la sua prima locomotiva, che fu poi esperimentatail 25 gennaio 1814 ed apparve di tutte la più perfetta. Undici annidopo Giorgio Stephenson aveva linvidiata fortuna di aprire, comedirettore della costruzione, la prima ferrovia, con vero e completoesercizio, fra Stockton e Darlington (Inghilterra) e da quel giornocominciava la graduale eliminazione della carrozza (calesse, velocifero,diligenza, ecc.) dalle grandi strade di comunicazione. In fatto il 15settembre 1830 Giorgio Stephenson apriva, con la s


La carrozza nella storia della locomozione . e di Giorgio Stephenson, il qualenel 1813 costruì la sua prima locomotiva, che fu poi esperimentatail 25 gennaio 1814 ed apparve di tutte la più perfetta. Undici annidopo Giorgio Stephenson aveva linvidiata fortuna di aprire, comedirettore della costruzione, la prima ferrovia, con vero e completoesercizio, fra Stockton e Darlington (Inghilterra) e da quel giornocominciava la graduale eliminazione della carrozza (calesse, velocifero,diligenza, ecc.) dalle grandi strade di comunicazione. In fatto il 15settembre 1830 Giorgio Stephenson apriva, con la sua perfezionatalocomotiva il razzo (the rocket) la importantissima linea ferroviariafra Liverpool e Manchester, costrutta con ardimento nuovo, attraversocolmate, terrapieni, trincee, con un viadotto, un tunnel e sessantatreponti ; e nel paese dei inail-coaches, degli stages, dei veicoli e deicavalli per eccellenza, iniziavasi risolutamente il sistema delle grandilinee ferroviarie, salite, in settanta anni, in Inghilterra a 34,000 chi- 154. oU S P ?ao o ?ep o lometri! In Italia la primaferrovia non si ebbe chenel 1839, nel regno di Na-poli, regnando Ferdinan-do II di Borbone, e la lo-comotiva corse per il pub-blico fra Napoli e Porticiil 4 ottobre di lo sviluppo ferrovia-rio da noi fu lentissimo dal1839 al 1860, alla fine delquale anno non si avevanocostrutti e in esercizio inItalia che 2065 chilome-tri (). Dal 1860 si corsee, per talune linee, si pre-cipitò addirittura. Oggi lo sviluppo fer-roviario anche in Italia haraggiunto una bella cifrachilometrica (^) e la poten-zialità dei mezzi che vi siapplicano va crescendo, esarebbe certamente ad unlivello molto più alto, se le () Lampugnani Giuseppe,Costituzione generale dell Ammi-nistrazione Ferroviaria Italiana —•Torino, Un. Tip. Ed., 18S7. (-) Al 31 dicembre 1900 legrandi reti ferroviarie italiane inesercizio dividevansi così : Mediter-ranea, chilometri in esercizio 5961 ;Adriatica, 5839; Sicula, iioo; Sar


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