Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Né vuol eh io taccia 1 uno e 1 altro colleDel bel monte Pernaso e d Elicona,Gratuita corona Di loro facunda a tanto excelso alto ingengno suo che gustar volle,Si come Homero d Uliza ragiona,E quanto in sé in nelli orechi sonaLo stil di Quinto Fianco, eh è fu dotato dal segondo più creduto d ongni mercadante,Che in arme fusse il gran duca de Quitii, Fabii e DeciChe 1 nome de Guinigi é più terra, vedi quante 240 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE Virtù ti raprezenta tua memoria,Le quali uzando sempre arai V


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Né vuol eh io taccia 1 uno e 1 altro colleDel bel monte Pernaso e d Elicona,Gratuita corona Di loro facunda a tanto excelso alto ingengno suo che gustar volle,Si come Homero d Uliza ragiona,E quanto in sé in nelli orechi sonaLo stil di Quinto Fianco, eh è fu dotato dal segondo più creduto d ongni mercadante,Che in arme fusse il gran duca de Quitii, Fabii e DeciChe 1 nome de Guinigi é più terra, vedi quante 240 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE Virtù ti raprezenta tua memoria,Le quali uzando sempre arai Victoria. n e. 109B CCLXXXIX. Ora segue la per lo simile làMm^^ %^à^k^:^J^è^J La sua vita traggie le miei penneChantar piangendo che Giustiniano,E li altri com Troiano,Acompagnò nelF uzo di lor tal misericordia, che ne a suoi mani qual Roma Octaviano,Sì giustamente le bilancie in manoSostenne, eh elle funno d infamia da questa passando all alte rote,Con Agustino, Girolamo e Grigorio,E con chi vidde più teologi andò,Là dove comtemplando,Niente esser conobbe altro beati coloro. Che veghon tanto et beato colui,E tu beato se tenessi lui. CCXC. Ora segue la quinta per lo simile modo. T u se di pianto e di tristitia pienaChe saresti cantando allegra e balda, IO 15 DI GIOVANNI SEllCAMBI 241


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