Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ano alto otto braccia, con un romito dentrouna caverna. Ajutò ancora al maeftro nella Loggia deGhifi in Tratte-vere, ed in molte tavole e quadri: e dopo la di lui morte, infieme conGiulio Romano, fini molte delle fue opere, che rimafero imperfette, eparticolarmente quelle della Vigna del Ripa e della Sala grande di


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ano alto otto braccia, con un romito dentrouna caverna. Ajutò ancora al maeftro nella Loggia deGhifi in Tratte-vere, ed in molte tavole e quadri: e dopo la di lui morte, infieme conGiulio Romano, fini molte delle fue opere, che rimafero imperfette, eparticolarmente quelle della Vigna del Ripa e della Sala grande di poi a Firenze, fece per Lodovico Capponi, fui canto di unafua villa, detta MoneUghi» fopra 1 erta canina, lontano un miglio dallacittà, fuori della Porta a San Gallo, un tabernacolo, che ancora oggi ficonferva, dove figurò Maria Vergine con Gesù. Andatofene a Napolivi fi trattenne qualche tempo, appreifo a Tommafo Cambi Fiorentino,che molto lo favorì, e vi fece opere aliai, e guadagnò gran danari; macome quello, che molto fi dilettava di giuoco, mandando fempre ad unmedeftmo paffo le perdite di quello, coguadagni del fuo meftiero, giun-to alletà di quarant* anni, e fopiaggiunto dalla morte, ebbe poco chepenfare a provvederfi di erede. JACOMONE 241. J A C O M O N E DA F AENZ A PITTORE Difccpolo di Raffaello da Urbino, fioriva circa tf/1530. ^tofóaÉSfeflli EL tempo, che Raffaello Sanzio da Urbino , coli operemaravigliofe del Tuo pennello, fpargeva in Roma e pei:tutto il mondo fama di fé, come di artefice rari {fimo,o per dir meglio, unico nell arte delia pittura, venivanda tutte le parti richiede fue pitture : e quelli, aqualinon toccava in forte di ottenere originali di fua mano,fi a/Faticavano per averne le copie, delle quali oggi moltefi veggiono in ogni luogo; onde era neceffario, che alcuni giovani dellafua fcuola, mentre ftudiavano dalle pitture di lui, in un tempo ftefìb fo-disfaceffero a coloro, che tali opere addimandavano. Uno di quelli fuJacomone della citt


Size: 1640px × 1523px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookce, bookdecade1680, booksubjectartists, booksubjectartitalian