. Dell'imprese . ma Imprefa chio haucua oggi fenrire :e queRe Tono le coie, che fcoprire intorno ad elfa per mefi è lapuco. Il che con o^ni maggior purità danimo, e Hberta di pa^rere da me sè cercato di fare. A voi Signor Ippohto,&: a voi Bolgari-no piaccia di moilrare il lìmighante v^rfo di me di cofi fatte merci vo-ftre. SIC 1P ?• Per me non manchcrafli di fumi liberamente ia-tendere tutto quel poco, che in fìmil noftro affare di me trar fi pofìà;•doppo chio haurò vdico il Bolgarino ragionare : hauendo io bifògnodi diiiCi non pur dvna fidata fcorta in cofìfatto paflàggio. 13 O L


. Dell'imprese . ma Imprefa chio haucua oggi fenrire :e queRe Tono le coie, che fcoprire intorno ad elfa per mefi è lapuco. Il che con o^ni maggior purità danimo, e Hberta di pa^rere da me sè cercato di fare. A voi Signor Ippohto,&: a voi Bolgari-no piaccia di moilrare il lìmighante v^rfo di me di cofi fatte merci vo-ftre. SIC 1P ?• Per me non manchcrafli di fumi liberamente ia-tendere tutto quel poco, che in fìmil noftro affare di me trar fi pofìà;•doppo chio haurò vdico il Bolgarino ragionare : hauendo io bifògnodi diiiCi non pur dvna fidata fcorta in cofìfatto paflàggio. 13 O L me fi riceue per puro eflietto della tmgolar modefha qui d l Sjgno-re,e per atto infìeme di coman (slamento, quello, chora verfo me haparlato. Onde fenza altra replica incontra, macconcio ipeditamen-te, comunque io vagha_>, a fauellare oggi nella fi bene incominciatamaniera fopra li preli fbggetti d Impref e : e perciò vengo a dirt-/ « Jmprffaddlo Stordito Intronato portata dal Signore^,. A me veramente della confìderazfonc di qualunque nobile intellet-to e^pamrafempre degna Thiiprefa; che Io Stordito Intronato com-polea preghiere di non fo cui gencrofo Signorerla quale fi è vn Dadodi queJH da giuocare, 8cha co^i dintorno fcritto. S E M P E R IA-CTATVS, SEMPHR EKECTVS. Ilfentimcnto diquefla A a 3 Imprefa 3^0 IMPRESE Imprcfanotlra,fcnzadubbio, elFercofi fatto: Di voler Cgnifìcare,che il Signor per cui fu leuata; quantunque per lungo tempo fi rro-ualTè in vane maniere dalla fortuna acerbamente trattato -, e damondani accidenti fieramente combatmto : tuttauia elFendo egli,come nobil di languc-», franco , e colante danimo ; non era miga,fgomentandofì, per variar mai da le med^fimo ; ma dmioftrarfi fem-pre fermo vgualmcnte, ftabile, e f^rre in ogni qualità di contrari aii-uenimenti. Simil proponimento danimo eftimo ben io da douer piacon parole commendare , e molto maggiormente con opere da fcgui-tare i che della nobiltà ,e dellageneiolità fuapunto pun


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