. Storia dell'Italia antica. ggiò voluttuosamente la Grecia e le ma-rine dellAsia Minore. Spinto dai suoi cortigiani andò 1 Luciano, Come si debba scriver la storia^ § 21, pag. 202, ed. [, e il falso profeta. 27, [.ag. 330; Dione Cassio, , 2; Capitolino, M. AureliD^ 8, eVero. 6. 2 Dione Cassio, , 1; Capitolino, M. 8, e :>. 3 Dione Cassio, , 11. * Luciano. Come si debba scriver ìa starvi. 21; Maffei, Mus. Vernn . 2P, 8; Creili, Vyn. ; , ivi. ón8-51tiO; Borghesi,/.te» JiJOtii <ii in Ann. 1852, ya.^ 37,


. Storia dell'Italia antica. ggiò voluttuosamente la Grecia e le ma-rine dellAsia Minore. Spinto dai suoi cortigiani andò 1 Luciano, Come si debba scriver la storia^ § 21, pag. 202, ed. [, e il falso profeta. 27, [.ag. 330; Dione Cassio, , 2; Capitolino, M. AureliD^ 8, eVero. 6. 2 Dione Cassio, , 1; Capitolino, M. 8, e :>. 3 Dione Cassio, , 11. * Luciano. Come si debba scriver ìa starvi. 21; Maffei, Mus. Vernn . 2P, 8; Creili, Vyn. ; , ivi. ón8-51tiO; Borghesi,/.te» JiJOtii <ii in Ann. 1852, ya.^ 37, e voi. V, pag. 375; Renier,/nsC)t/)^ de VAlgerie, n. 1S18;Corp. Jriscript. n. bJ66. Gap. IV, L. VERO E SUA MOGLIE LUCILLA. r29 fino allEufrate, poi tornò ad Efeso per accogliervi lasposa Lucilla mandatagli colà da Marco Aurelio proba-bilmente per ritrarlo con queste nozze dalla sua sconciavita. Ma egli era infrenabile, e invece di esser correttodai riguardi dovuti alla sposa, col suo malo esempio cor-. Lucilla moglie di Lucio Vero {Monges^ Icon. tav. XLIII, ruppe i costumi di lei. Passava in delizie gli inverni aLaodicea, e le estati ad Antiochia e a Dafne, luogo in-fame per turpi costumi, ed era sempre nel giuoco, nelvino, in amori di giovani, fra meretrici e commedianti, 730 IL FIERO LEGATO AVIDIO CASSIO. f Lib. VII. e buffoni, intento soprattutto a curarsi la bionda chioma*.Per buona ventui-a Avidio Cassio con la sua severa vigi-,lanza e prodezza teneva in dovere gli eserciti, e facevatesta ai nemici. Questo liero uomo, originario di Siria, di-sceso per parte di madre dai Cassii, figlio di quellAvidioEliodoro che dalla rettorica pasbò alla prefettura dE-gitto {), sognava di Mario, e dei fatti e delle virtù dialtri tempi. Il suo biografo narra che a seconda dei tempiera truce e mite, religioso e spregiatore delle cose divine,devoto alla crapula, e temperato e forte a sopportare lafame, ora rotto a lussuria, ora casto. Fuvvi chi lo cliiamòCatil


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