. Storia dell'Italia antica. g. Virgil., U, 497. 2 Ammiano Marcellino, XVF, 10, 7, Gap. IV.] I RE COTISOXE E BEREBISTA. 567 tezze. Sembra che anche le donne alloccasione mettes-sero le mani nel sangue nemico, perchè nella ColonnaTraiana si vedono ma-neggiare a guisa di Furiele faci, e bruciar vivi iprigioni. Poco sappiamo di lorovicende. Cesare ebbe ilpensiero di frenarne leincursioni in Tracia e nelPonto *. Morto lui, storicie poeti ricordano il reCotisone che, sprezzatalamicizia dAugusto, eunito con M. Antonio,minaccia co suoi DaciRoma dairistro ^. Crassoli vince (727) e ne menatrionfo: pure


. Storia dell'Italia antica. g. Virgil., U, 497. 2 Ammiano Marcellino, XVF, 10, 7, Gap. IV.] I RE COTISOXE E BEREBISTA. 567 tezze. Sembra che anche le donne alloccasione mettes-sero le mani nel sangue nemico, perchè nella ColonnaTraiana si vedono ma-neggiare a guisa di Furiele faci, e bruciar vivi iprigioni. Poco sappiamo di lorovicende. Cesare ebbe ilpensiero di frenarne leincursioni in Tracia e nelPonto *. Morto lui, storicie poeti ricordano il reCotisone che, sprezzatalamicizia dAugusto, eunito con M. Antonio,minaccia co suoi DaciRoma dairistro ^. Crassoli vince (727) e ne menatrionfo: pure essi conti-nuano le feroci escur-sioni in Pannonia, pas-sano il Danubio gelato,vietano che si chiuda iltempio di Giano, e anchedopo che Augusto li dicevinti sulle due rive delfiume 3, si vedono sor-gere forti di 200 mila armati sotto il re Berebista, ilquale, sostenuto da un profeta rivelatore dei voleri divini,fa la sua gente più sobria e gagliarda, la regge con go-verno assoluto, la conduce a più sanguinose rapine, di-. Le donne dei Daci bruciano vivi[Bartoli^ 33, e Froehner^ 1 Svetonio, Caes.^ i4, e Aug., S. 2 Svetonio, Aug., 63; Floro, IV, 12, 18-19; Dione, LI, SS; Frontino, Slrat. ^ I, 10, 1;Virgilio, II, 197; Orazio, Od., I, 35, 9, II, 15, 17, HI, 0, 13-16, III, S, IS. 3 Dione, LI, 23, LIV, 33; Monum. V, 40-«. 568 SCORRERIE E INSULTI DEI BACI SOTTO DECEDALO. [Lib. VII. serta le terre dei Taurisci e dei Boi, traversa a suo talentoil Danubio., infesta Macedonia ed Illirico, e domina dalNerico al Ponto Bussino, fmchò cade vittima di una se-dizione dei suoi. Il potente regno allora va diviso traquattro capi sui quali le legioni hanno facil vittoria: ilgrande esercito è ridotto a 40 mila guerrieri, e la nazionesembra divenuta obbediente ai Romani *. Ma questa erasolo apparenza. Poco appresso i Daci uniti coi Sarmatitornarono a invader la Mesia {Scrvia e Bulgaria)-: quindiai tempi della guerra tra Vitelliani e Flaviani detteroaddosso ai presidii del Danub


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