Introduzione alla storia della pratica delle medaglie . f. c/V km iy u rò v»mì? rotea SU** Xi^oà HoÃtiÃKÃTt ff*Xv£t SvVCL/AtVM HCtteè TD - * fave?* ?»»/**?* Ei dice ,chel pezzodoro valeua venticinque drammee gì istorici antichi concordano,chel pefo deria Dramma, e delDenaro Romano era vna ftefsacofa: e tale proporzione è fonda-ta fopra tanto maggior certezza,quanto oggidì il valore delivno èquafi eguale al valore dellaltro;poichel pezzo doro, che vale po-co più dvna doppia, saflomigliaal prezzo di venticinque de lorodenari,li quali ragguagliati al valore fanno la fomma


Introduzione alla storia della pratica delle medaglie . f. c/V km iy u rò v»mì? rotea SU** Xi^oà HoÃtiÃKÃTt ff*Xv£t SvVCL/AtVM HCtteè TD - * fave?* ?»»/**?* Ei dice ,chel pezzodoro valeua venticinque drammee gì istorici antichi concordano,chel pefo deria Dramma, e delDenaro Romano era vna ftefsacofa: e tale proporzione è fonda-ta fopra tanto maggior certezza,quanto oggidì il valore delivno èquafi eguale al valore dellaltro;poichel pezzo doro, che vale po-co più dvna doppia, saflomigliaal prezzo di venticinque de lorodenari,li quali ragguagliati al valore fanno la fomma fteflfydi elodea franchie mezzo. Si Delle Medaglie. 47Si trouan anco alcuni Meda-glioni doro,cicè Medaglie chec-cedono lordinaria grandezzataperche fono tutte molto rare, ionon le effeminare più precifamé-te, e contenterommi dinforma-re il curiofo Lettore della gran-dezza delie Medagliere loro Ca-ra-: ceri , e del gemo di coloro, chele face ano battere; Ho fatto inta-gliare la preferitecene la bellezza,e rarità rende molto più Da vna parte vi fi legge il no-me dellImperadore Settimio Se-llerò, e dallaltra vi Ci vede la for-ma colla quale rapprefentaua laLiberalità ,e la maniera colla qua-le lefercitaua . Il Principe è co-locato fra due fuoi figliuoli Ca*racalla , e Geta, e la Dea fpargeabondantemente li Tefpri del fuo Mo- 4$ Tratica Monarca fopral popolo Roma-no. Si può far le ferie delle Meda-glie doro Romane, che farannotanto confìderabili per le loro , ed inscrizioni, quanto per laloro materia. Cinque,o feiccntoferuono ordinariamente di confi-ne alla curiofità ; e nulladimenointendo,che Mitezza SereniffimadellElettore Palatino ne poflìedequafi mille icofa che nella mentemia pafsa per vnincomparabilteloro. La Lettera, che ho rice-vuto per parte fua, non mi per-mette , chio nabbia alcun dub-bio , e forfi il faggio, Spanheim_»,che. ne ha ia direzione seferciteravn giorno a darcene i Commen-tarij


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