. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . i fuoi prefcritti,E s* inventino pur nomi, e catene ,Sol chi amabil (ì rende amore ottiene. Lafciatc al bado volgo il van penfiero. Che fìan nace le donne a noi foggecte, F 2 No- «4 Nomi odiofi, fervitude, ImperoS.^cro nodo d amor nò non £Mfc idee non fi governa il cuore,Ed eguaglianza lol madre è damore, Refli neli Alia a i diiumani, e dolci, deli Arabo profetaL ufo d imprigioni re i più bei volci>Uio che il Cjc1w»,€ la Nuura Greche donne aver duolo tremant


. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . i fuoi prefcritti,E s* inventino pur nomi, e catene ,Sol chi amabil (ì rende amore ottiene. Lafciatc al bado volgo il van penfiero. Che fìan nace le donne a noi foggecte, F 2 No- «4 Nomi odiofi, fervitude, ImperoS.^cro nodo d amor nò non £Mfc idee non fi governa il cuore,Ed eguaglianza lol madre è damore, Refli neli Alia a i diiumani, e dolci, deli Arabo profetaL ufo d imprigioni re i più bei volci>Uio che il Cjc1w»,€ la Nuura Greche donne aver duolo tremanteInucil pompa di fvo^liato amante- Strana virtù, che agi» occhi altrui sinvola,E che alto muro impenetrabil chiude,Solo il periglio fa 1* onor j la folaLibertà di peccar fa la virtude;Di am.^tor chi regge al pianto,Quella, e non altra ha di pudica il vanto» Punque lè 1 uì)ti desìi render foggettoAl fuo voler di v^ga donna il CuoreCon più fano conliglio accolga in petto,Docilità, beneficenza, quefte che pur fon 1* ultime proveNon li giovan, non ami, od ami t^Fì^^fii^ /£ AL SIC. JRCIPKETE GUIDO SAVINA DELLA INCOSTANZA ODE EIL SIC. CONTE CASTRUCCIO BONAMICI. •>^&«.«>^^ V^Uedo e quel mare , a cui molle aura incrtlpava i vafti Piani jEd oggi fcollb da venti afpri, e fieriVota le (piagge, e volve i flutti infani; E quelle Piante , ch<; ora al freddo ArturoPrive de* pregj lor fquallide belle Ninfe on bra , e delizia furoQuapd era il Ciel ridente, e giovin 1* Anno: Guido, cos\ del mio voler la faccia Sempre (ì cangia, e a nuova ognor vaghezzaLe porte a prendo,or quella abbraccia,E fermo è Ibi nel non aver fermezza . Prima fu, che in man fi prefe Dell* indomito cuor lo fciolto freno;Pofcia fuperba a farmi fervo intefeEulalia oro le chiome, e neve il feni. Cintia, onor del Tamigi, e a me di pianto LIngo , e vario argomento indi m accolfc ;Né guari nnàò, che i c;ddi affetti , e il


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