. Tripolitania. ha potuto rapidamente trasformare lesue pampas in terreni graniferi, non già perchè il suolo hala virtù comunissima di produrre del grano, ma perchè loproduce più a buon mercato dellEuropa ed anche delNord-America. Ora, accuratamente ricercando quali siano le derrateagricole che il suolo tripolino produce e può produrre inmodo da sostenere vittoriosamente la concorrenza degli altripaesi, risulta che esse si riducono a quattro o cinque :i datteri, lalfa, ossia lo sparto, lorzo nelle annate nontroppo aride, lallevamento del bestiame col relativo casei-ficio e lolio di oliva. La v


. Tripolitania. ha potuto rapidamente trasformare lesue pampas in terreni graniferi, non già perchè il suolo hala virtù comunissima di produrre del grano, ma perchè loproduce più a buon mercato dellEuropa ed anche delNord-America. Ora, accuratamente ricercando quali siano le derrateagricole che il suolo tripolino produce e può produrre inmodo da sostenere vittoriosamente la concorrenza degli altripaesi, risulta che esse si riducono a quattro o cinque :i datteri, lalfa, ossia lo sparto, lorzo nelle annate nontroppo aride, lallevamento del bestiame col relativo casei-ficio e lolio di oliva. La vite ed il grano potranno esservi — 69 — coltivati per il consumo locale, ma negasi che possa con-venire di esportarne i prodotti. Occorre appena ricordare che la palma dattiliferacresce a preferenza nella regione predesertica e nelle oasied è già coltivata benissimo dagli indigeni ; quanto allalfanasce spontanea nei terreni incolti e gli Arabi la raccolgonocerto più a buon mercato dei futuri Macello e vendita della carne. Restano: lallevamento del bestiame, che converrebbefosse fatto col sistema un po primitivo usato in Sicilia,lorzo ed infine lolivo, che però, se coltivato su largascala, richiederebbe lunghe anticipazioni di capitale, perchèlalbero non dà un raccolto completo se non dopo ventio trenta anni. Sono tutti e tre prodotti adatti alla zonapiù settentrionale del paese dove andrebbero emigranti, chesarebbero inoltre indicatissimi per il genere di lavoro ri-chiesto. Ma ne lorzo, ne il bestiame allevato col sistemabrado, ne lolivo, tranne per breve stagione, richiedonouna mano dopera numerosa, e se fosse numerosa nonpotrebbero largamente rimunerarla. 70 — Sicché, così stando le cose, nel primo decennio dopola nostra occupazione, forse quindici, forse ventimila Ita-liani potrebbero stabilirsi a preferenza nella Cirenaica, tro-varvi lavoro remunerativo ed in parte diventarvi piccoliproprietari, sebbene le colture accennate non siano le piùada


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