. Teatro d'imprese . omen dipinto con vna pianta di Camomilla,con la quale egli fi riftora dalla fèanchezza, e fi ripola daire £atiche:il Taf(6 lapporta per Imprefà di cala Gonzaga,& il Rufcellidvnoparticolare,cioè di Vincenzo Gonzaga Prencipedi Mantoua, e Monferrato ; cofi ilCamerario, ma con altro motto afTai migliore Hinc redit ad vi-res. Lo fteilò predò ad vna fiepeèdAfcanio Salimbeni convnverfò,Si mostra solo, e poi sasconde, e f vg ce . Federico Ducadi Mantoua gli notò (òpra Qv,jbD hvic deest, me torqvet pa-role dette del Lupo Ceruiero, e ciò perche nova egli in amore,come fan-no gli alt


. Teatro d'imprese . omen dipinto con vna pianta di Camomilla,con la quale egli fi riftora dalla fèanchezza, e fi ripola daire £atiche:il Taf(6 lapporta per Imprefà di cala Gonzaga,& il Rufcellidvnoparticolare,cioè di Vincenzo Gonzaga Prencipedi Mantoua, e Monferrato ; cofi ilCamerario, ma con altro motto afTai migliore Hinc redit ad vi-res. Lo fteilò predò ad vna fiepeèdAfcanio Salimbeni convnverfò,Si mostra solo, e poi sasconde, e f vg ce . Federico Ducadi Mantoua gli notò (òpra Qv,jbD hvic deest, me torqvet pa-role dette del Lupo Ceruiero, e ciò perche nova egli in amore,come fan-no gli altri dice Hercoie Taflo,nè so comejpercioche siodiceflì,che gli macalfe la ragione,il ceruello, e che quefto lo trauagliafTe,che applicatione buona potrebbe egli hauere?Il Ramarro con vn legnetto in bocca diede àCoftanzoMarfilij lautore dicendo Che ferro mai NON STRINGE. Domen, Barg. fine. •RyfclTafio. Canteri Barg. Dom. ^, Tercìtié RANA, RANOCCHIA*. ELa Rana ftrepitofò animale di verdiccio colora ha piedi, clic leJfèrue per ale, e per penne, come ad vccello 3 &à pefee j perche conquelli fi (pigne quafi àvolo nellaria* & à nuoto fi diporta nellacqua,.Non va àpafifì, ma à (alti $ non camina , ma fi lancia dalla terra al lago,T>arte Seconda. Pp 2. e dal 5 p 6 Teatro dImprefe, edal Iago alia riua, fòzzo, & imperfetto animale; non hacollo,mafiaal bufto attaccata la tefta, ha più capo, che corpo ; più bocca, che ven-tre; maggiori le deretane parti, cheilfèno; più voce, che vita ; più gri-do,che forza; priua di (àngue, le non quanto la temerità, la sfaccia-tezza gli occhi le tigne, riiplendenti nelbuiodi notte perlimpudenzadi iua natura. Viue vgualmente nellaccjua, e nella terra ; e non menolherbe neprati, ne gli horti, e giardini va eliapafcendo con quella bocca, di quello che faccia pefcatricei pefciuoli nellacque, anzinel fango, in cui più volontieri ella 11 fpatia, che nelle limpide font


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