Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . yu io no ; ora chi vedesse la bactagla tra dicti fare, dire che ciascunofusse ghagliardo; quine ferire di lancie, di veretoni, spade e col-tella, intanto che avendo ciascuno rocto e abandonato la lancia,pigiandosi insieme e colle spade e coltelli in mano si fiorivano,e molti di quelli di Pisa funno feriti e morti e alcuno di quelli 15di Luccha feriti e uno morto. E di vero, se il podestà di Mozza-no, il quale era Stefano Buzolini, avesse lassato uscire di Nozzanobrigate, de predicti di Pisa non se n andava nessuno che nonfusse stato morto, ferito o


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . yu io no ; ora chi vedesse la bactagla tra dicti fare, dire che ciascunofusse ghagliardo; quine ferire di lancie, di veretoni, spade e col-tella, intanto che avendo ciascuno rocto e abandonato la lancia,pigiandosi insieme e colle spade e coltelli in mano si fiorivano,e molti di quelli di Pisa funno feriti e morti e alcuno di quelli 15di Luccha feriti e uno morto. E di vero, se il podestà di Mozza-no, il quale era Stefano Buzolini, avesse lassato uscire di Nozzanobrigate, de predicti di Pisa non se n andava nessuno che nonfusse stato morto, ferito overo pregione. Ma perchè il castellodi Nozzano è di molta guardia, non se ne poteo mandare; per 20la qual cosa fu di necessità che quelli di Luccha quelli di Pisa se n andònno in Santa Viviana, però che talebattagla fu quine presso. DI GIOVANNI SERCAMBI 391 CCCCXLIV. Come la fantarìa di Lucha andarono a LlPRAFACTA E ARSENO LO RESTO DELLE CASE& MENARNE ALCUNO Dovendo pur guerregiare Luccha coni Pisa, e altro modonon si vede, dispuose li antiani e 1 comsiglo di Luccha, e. 173 aa di .viL maggio 1397, che la brigata di Luccha cavalcasse insu quel di Pisa. E come fu diliberato, lo dì medezmo si ca-5 valcò a Liprafacta, e quine quello resto di case che erano rimasein nel borgo e circustanti, s arzeno; e circha .vi. pregioni nemenarono, e alcuni ne funno morti e molti arnesi rubòrono, esalvi lo di tornòron a Luccha. E quel medezmo giorno vennero le genti di Pisa, circha fan-io ti 80, a Vorno per prendere la fortezza, e quelli di Vorno che eranoin nella dieta fortezza colle bombarde e balestra difendendosi, liPisani quella combactendo, le genti di Vorno facendo segni disoccorso a Luccha e sonando a martello e colle bonbarde fa-cendoli ritraer* arieto, e avendo il comune di Luccha ciò sentito,15 subito si mandò a Vorno gran brigata di balestrieri e fanti. Di-che quelli di Pisa, ciò vedendo, diliberònno ritornarsi verso Pisa,e volti si dien


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