. Delle imprese, trattato . hefta notte, ò ehe/chi il Sol dal Gange,Ciò chegli tocca, tutto fora, e frange . Vago di riccheIpoglie Opur ebro di più dolci rapine ( Se fa che mente cange Huom che con gli occhi lofchi Il cor tra raffici, e tràgouerni in traccia^ Mentre percuote, e fede Jlfuddito infelice, e ver quel che fi dice. Che in ladre , e ingiufle voglie B^ttcglì haueri altrui dijperge, e toglie. Nei LIBRO TERZO. 54 El libro de* Numeri nella Scrittura, parla- p^j^j^ .no gli Arbori, e chiedono un Re che li gou r gii arborhni. L01iuadice,chclarciarnon uuoleìa Tua uu


. Delle imprese, trattato . hefta notte, ò ehe/chi il Sol dal Gange,Ciò chegli tocca, tutto fora, e frange . Vago di riccheIpoglie Opur ebro di più dolci rapine ( Se fa che mente cange Huom che con gli occhi lofchi Il cor tra raffici, e tràgouerni in traccia^ Mentre percuote, e fede Jlfuddito infelice, e ver quel che fi dice. Che in ladre , e ingiufle voglie B^ttcglì haueri altrui dijperge, e toglie. Nei LIBRO TERZO. 54 El libro de* Numeri nella Scrittura, parla- p^j^j^ .no gli Arbori, e chiedono un Re che li gou r gii arborhni. L01iuadice,chclarciarnon uuoleìa Tua uuol partirli dalla Tua pj^ U^ Vite abbandonar non uuole la ViteìTua letitia nel Vino, per regnare,più bel Re-gno non ritrouando che la quiete nella pro-pria natura . Ma di mandato il Ramno, arbore fpinofo, iiepa- Ramnorolojurticofo, fé regnar egli uolefie,di buona uoglia accettò ilRegno. Imprefa di colorOjche non chiedono gli \f[\cìjy per cC-fcrcitar il giaftoacl uaior dellle virtù, ma per hauer laltrui.


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