. Il cannocchiale aristotelico, o sia, Idea dell'arguta et ingeniosa elocutione : che serue à tutta l'arte oratoria, lapidaria, et simbolica . palliamo auanti. aykfETJFORJ SETTIMA Di Opfofitione, I ENGO a quel Settimo Genere ólì Metafora, ilqual chia-mammo di OPPOSITIONE : Argutezza fopra tutte leIngeniofè fpiritofiflìma i rifuegliatrice deglintelletti , 6Cilluminatrice dogni Oratione. Perochc quefta rifchia-rando (come dice il noftro ^ Autore) vn Contrario con ;:if .^l^LI( laltro : per fé fola bafta à dar lumi al continuato difcorfo, fiocco alle l^:J;;:;:;f! Periodi, acume agli Epigrammi, viu


. Il cannocchiale aristotelico, o sia, Idea dell'arguta et ingeniosa elocutione : che serue à tutta l'arte oratoria, lapidaria, et simbolica . palliamo auanti. aykfETJFORJ SETTIMA Di Opfofitione, I ENGO a quel Settimo Genere ólì Metafora, ilqual chia-mammo di OPPOSITIONE : Argutezza fopra tutte leIngeniofè fpiritofiflìma i rifuegliatrice deglintelletti , 6Cilluminatrice dogni Oratione. Perochc quefta rifchia-rando (come dice il noftro ^ Autore) vn Contrario con ;:if .^l^LI( laltro : per fé fola bafta à dar lumi al continuato difcorfo, fiocco alle l^:J;;:;:;f! Periodi, acume agli Epigrammi, viuezza alle Infcrittioni, fale alle fa- ZgHcu7aT- cetie, forza agli Entimemi: 8c nel piti graue e maeftoio ftile, donde f[^.Xli\Zn!L■ ogni altra Metafora (ìa sbandita come leggiera j quella congiungc gli f^li-l^£^^f cftremi della grauità, 6c del diletto. Onde quella fòla dal Satirico li: chiama DOTTA FIGVRA. Qm crimina, rafisI Lihrat in anlithetis \ DOCTAS pofuijfe FJGVRAS, haudatur, ^ che ciò fia il vero, tu olTeruerai, che ancor la fimplice Enunciatio-ne con la equalitk de* Membri ^ ha vna certa forza Encimematica, che. 44- Adelafora SetliùLt che ri appaga rintellerco, e ti perfuade, ne fai perche . Tal fu quellache allinfelice Gioninecto Milancfè, mentre (i vedea crai* le vifcere dalcarnefice, té parer dolce racerbiifuTia morte. Coliige te Hieronyme\MORS ACERBA, LAVS PERPE^tVA, Et più ancora faràpcrfuaiìua, fé haurà tre membri, ciafcun de quali per fé fole non hau-ria tanta forza di ptrfuadere : come quell Aforifìiio : Guardati da unROSSO ITALIANO, da ^jn BIANCO FRANCESE, (f davn NERO ^ALEMANNO . Doue tu fperimenti , che quefteEnunciationi ccntrapo/ice, ficome simprimono meglio nella memoria;così neir intelletto tanno grande impreffione: cS: fenza allegarci ragionninna ti perfuadono. Anzi le più vane, 8c inette Sentenz^e\ vertice di quefta figura paionmiracoli . Onde Triarro quel gran Declamatore, hauendo per gabboterminata vna Periodo con querto


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