Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . come feguì,con danno univerlàle dell arte e di tutti gli amatori di quella. FRANCESCO FRANCIA PITTORE BOLOGNESE Difcepolo di Marco Zoppo, fioriva del 1490. Acque Francefco Francia nella città di Bologna lanno un molto onefto artigiano: e neprimi annidi fua fan-ciullezza fu pollo allarte dellorefice. Con tale occafìo-ne diedefi
Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . come feguì,con danno univerlàle dell arte e di tutti gli amatori di quella. FRANCESCO FRANCIA PITTORE BOLOGNESE Difcepolo di Marco Zoppo, fioriva del 1490. Acque Francefco Francia nella città di Bologna lanno un molto onefto artigiano: e neprimi annidi fua fan-ciullezza fu pollo allarte dellorefice. Con tale occafìo-ne diedefi fervorofamente agli ftudj del difegnoj onde po-tè condurre molte belle colè dargento e di metallo nellafua patria, con non ordinaria fua lode: e fece cosi benepiccole figure, che in ifpazio di altezza non più che didue dita conduce bene fpeflb fopra venti figure . Lavorò di conj di me-daglie fino a tal fegno, che1 Vafari fcrive erTeregli ftato il miglior mae-ftro de tempi fuoi. Ne fece moltifiìme per Principi che parlavano perquella città e per altri, fra le quali è quella di Papa Giulio li. e del Bentivogli. Era dotato di una tal proporzione e bellezza dicorpo, con giunta ad una allegrezza nel converfare, dolcezza e piacevo-lezza. i$6 Decenti. X. e Vari AL 0/1500. lezza s\ grande nel cHfcorrere, che ogni perfona più afflitta , ed affannatanel ragionar con lui, rimaneva confolata: qualità, che ben pretto gliguadagnarono lamore, non folo defuoi pari, ma degran Signori e- Prin*cipi. Trovandoti poi, mercè delle fue molte fatiche, aver fatto un gran ca-
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