. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pen
. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pensiero humano. Ampliata vltimamente dallo stesso auttore di trecento imagini, e arricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione; con nuoui intagli, & con molti indici copiosi . pregio dellecofe terrene , dallaquale fi dicej §^i inuenerit me yinueniet vi-tam,^ hauriet jalutem à Domino, tt però fidipinge quella,che per sé flellànon h4 bifogiio di molto ornamento,ne di ric-chezze,potendo dire con ragione chi la polue-dedhauer/èco ogni bene, non con larrogan-za di FilofofojCome Biaiitejma coiilhaimltà P I di Chriftiano , come gli Apoftoli di Chnfto „perche chi podlede Iddio per intelligenza, Seper amore,poflìede il principio , nel quale o-gni cofa creata più.perfettamente,che in sé fteCla fi troua- Calca quella figura fcguodidifpregio de gli honori del mondo,i quali temiti in credito dambitione j fanno che lhuomo-non può auuicinarfi alla lapienza,eflèndo pto<priodi quella illuminare. Se di quella renderla mcnce teneorofa- Mira con giubilo il raggio celefte , con lemani libere dogni impaccio , per edere pro-prio tuo il contemplare la duiinità,al chef»,no dimpedimento lattioniefteriori, Se le q£,-cupationi terrene . N. Glouane in vna notte ofcura, veftitadicolor turchino, nella delira r>nno tienevna lampada piena dolio accefa, &:eila Cm- Ara vn libro. * Si dipinge giouane , perche ha dominio ftì-iprale llelle, che non rinuecc
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