. Della piu che novissima iconologia . nella guifa chhabbiamo detto, per eflere 1-vno, & laltro animale, Cmbolo della Beneuo-Icftza per loro occulto inilinto dalla Natura-** T)ela Gallinaccia ne fa fede Pieno Valer, nellib. geroglifici, dicendo che per la Galli-naccia sjVì tende vn huomo beneuole, &amo-rcuole, perciò fiè trouatoche niun altro vccel-lo ha ^erlolhuomo maggior Eeneuolenza &in quefto i lui ci rimettiamo come huomo óimolta Il Ragano^fi sa per piiblica voce,& fama chequeflo animale è beneuole allhuomo, & e ma-nifello che Io difende dallinedie deferjjj, 6au-mzi\t
. Della piu che novissima iconologia . nella guifa chhabbiamo detto, per eflere 1-vno, & laltro animale, Cmbolo della Beneuo-Icftza per loro occulto inilinto dalla Natura-** T)ela Gallinaccia ne fa fede Pieno Valer, nellib. geroglifici, dicendo che per la Galli-naccia sjVì tende vn huomo beneuole, &amo-rcuole, perciò fiè trouatoche niun altro vccel-lo ha ^erlolhuomo maggior Eeneuolenza &in quefto i lui ci rimettiamo come huomo óimolta Il Ragano^fi sa per piiblica voce,& fama chequeflo animale è beneuole allhuomo, & e ma-nifello che Io difende dallinedie deferjjj, 6au-mzi\t che dorma alla campagna. La diniollratione di afcendcre per la gambaper falire, & approflìmarfi alla più nobilpartedella figiira,è per mollrare quello che dice ù Fi-lofofo nel $. dellEtica che la Eeneuolenza &lungo tra duc,diuienc finalmente <^na \(xa^8cperfetta amidiia. BENJf^ Libro Primo = r H % E Hi E ¥ 0 t E N Z A, E T V HI O N E MatrimonialcL/.. Del Sigmr Gioumni Zaratin&^ CAsiellini^. DCJNKA che tenga ih td!a vna coronardi vite intrecciata, con vn ramo doliuoin mano;,verfoirienovnAlcionc augello mari-rimo. Cgnvno ^d quantola viteamiroImGj&iòJmo la viie^^<mmt vites, vitis non deférh Beneuolenza,&vnioneI-dmóiTctìiaEtia maritodeaa vite, & vedoua fichiama la vite cjiìaado non è appog^giata à l-Olmo, Catullo ne gli èHJmietri viduain nudo dìtìs qmmfcttur amoNumxiuamfeextollit .■più à baffo poi ^t fifóne ci-dem efi vlmeconmnU-a marito jEtMartialenel nelle no/^e diPuden- tiOi& €laudiaj5voIendó VtiionejSo la BencuoJen za àX quefti fpoii difìè.Nec meli iti tener isiunguntur irtìbtis lìimi-a ii fatti penfìeri pensò A Taflb quando dil^..ornano ancoraGli arbori, veder puoi con quanto affretto ,,£t con quanti iterati abbracciamenti jJLa vite sauuiticchia alfuo marito,.€ioè à rOJmo, le bene /ì potrebbe anco in^ten dere j al pioppo ^ ò al fraffIno arbori tutti
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