. Storia dell'Italia antica. celebrare questuomo,che prima d ogni altro fece una divinità della Benefi-cenza, inalzandole un tempio sul Campidoglio •, e le reseculto vero mostrandosi benefico in ogni occasione. Fuy^ lodato comiO il migliore degli imperanti, buono per in- {?) I bassirilievi furono incisi dal Bartoli in 75 tavole. Vedi ColumnaAntoniniana 31. Aurelii Antonini Augusti rebus gcstis insignis Ger-?manis simul et Sarmalis gemino hello devictis, etc. Vedi anche Nibby,Roma antica, II, 635-641, e Canina, Edifici, voi. Ili, p. 127-128, e IV,tav. 260. 1 Vedi Mommsen, Inscript. Regn. Neap.


. Storia dell'Italia antica. celebrare questuomo,che prima d ogni altro fece una divinità della Benefi-cenza, inalzandole un tempio sul Campidoglio •, e le reseculto vero mostrandosi benefico in ogni occasione. Fuy^ lodato comiO il migliore degli imperanti, buono per in- {?) I bassirilievi furono incisi dal Bartoli in 75 tavole. Vedi ColumnaAntoniniana 31. Aurelii Antonini Augusti rebus gcstis insignis Ger-?manis simul et Sarmalis gemino hello devictis, etc. Vedi anche Nibby,Roma antica, II, 635-641, e Canina, Edifici, voi. Ili, p. 127-128, e IV,tav. 260. 1 Vedi Mommsen, Inscript. Regn. Neap. index a pag. 469, e Corp. Inscript. latin.^III, pag. 1112-, Ilùbner, Inscript. Hispan. lat., p. 764, e Inscr. Britan. p. 333; Re-nier, Inscript. de lAlgerie, n. 2S, 33, 34, 33, 89, 1414, 1415, 1417, 1419, 1193, 1494, 1595,1633, 1717, 1719, 1725, 2527-2529, 2917, 2921, 3662, 3823, 4072, 4391, 4393, 4396, 4397. 2 E. Q. Visconti, Iscrizioni greche Triopee. II, 20, pag-. 32. 3 Dione Cassio, LXXl, 34. ro4 LiB. Statua eqnestre di ,M. Aurelio {Da Folojrafia). Gap. IV.] STUDII DI ^I. AURELIO. 755 dole, ?virtuoso per sentimento, saviamente temperato,superiore a tutti i principi per la santità dei costumi;danimo forte, costante, imperturbabile: non fu vistomai mutar sembiante né per timore né per letizia. Guer-riero forte e destro stette come antemurale alle pubblichecalamità, e impedì che lImpero andasse a fondo con ro-vinosa caduta. Esercitò il supremo potere con modestasapienza, schietto, cortese, generoso, temperatissimo,come magistrato di città libera. Fu caro a tutti per gUallettamenti dei suoi modi, del suo aspetto, della suavoce, del suo ingegno, della sua eloquenza. Solo tra iprincipi onorò egli veramente la filosofia, non colle pa-role e colla sterile cognizione delle dottrine, ma colladignità dei costumi e colla bontà della vita K Da giovane, come vedemmo, era stato amantissimodelle eleganze, e, se crediamo al suo maestro Frontone,a 22 anni aveva fatt


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