. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . egno i^Antonio diTiebrifiajoiiomo dottifiimo in quel tempo, chegli ri-fiifciio le lettere Latine in Hijpagna. Ma in veritayanchorche molte imprefiefiano riu- fiate eccellentifiime dagli ingeni Spagnuoli y comefiu quella che porto don Diego di M^dozz^a, figliuolo del Cardinale yCaualiervalorofio^ & honorato nelle guerre del gran Capitano Confialuò Ferrante ; tutta volta ce nefionoanco vfic


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . egno i^Antonio diTiebrifiajoiiomo dottifiimo in quel tempo, chegli ri-fiifciio le lettere Latine in Hijpagna. Ma in veritayanchorche molte imprefiefiano riu- fiate eccellentifiime dagli ingeni Spagnuoli y comefiu quella che porto don Diego di M^dozz^a, figliuolo del Cardinale yCaualiervalorofio^ & honorato nelle guerre del gran Capitano Confialuò Ferrante ; tutta volta ce nefionoanco vficite delleficiocche e ftropiate circa le conditioni antedette, che fi richiedono in efife, come fiurono quelle di quelCaualiero di cafiaPorreSy ilquale fieruendo a vna damigella della Reina ifiahelUychefi chiamaua AnnayC dubitando y cheUanonfimaritajfi in vn altro Cau alter piti ricco di luiyilquale la ricerca- uapercafiarfi con lei y volfie auuifiarla chella fiefife costante nellamorfiuo verfio di lui, e non confientiffe a quel maritaggio,portandofiulcimiero vnA-nitroccoloyche in lingua Spagnolafii chia-ma AnnadinOyilqùal nome Jpe z,-zandoloperlefiillahe diceua, A N N Aj DI, NO. 34 LE IMP RB S E. fu anchoufmilcquella ,chc vso Don Diego dtGufmm, U quale bruendo riportato foco corteje eteradaUafua Dama & vn certo ràhuffo,prto tngwjtraper cimiero vngran cesto di malua fiorita, ad ejjettodi fimficare mal v k il negotio dAmore, d o , che danno fiacco alla candela bianca & amelladellaPetecofic, conl-mPreradiDonDiegoJaqualvoipocomnanzthauete detto che fiu hellifiìma. o i o. Si veramente,eforfè vnica tra quantaltre ne fieno vficite, non fio disLma, ma daltronde; e fiu,che hauendo egli ten-utali mado con lafiua Dama,etrouati «f/f/fpoterla^rnuare, occupato daldolore,e quafii difieratofiprefi vna ruotacon quei-uafi^che leuanolacqua e u ù> D L lm, g io rio, 3s di f unto in f unto quajilametadi epfi truoua piena pigli andò l


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