. Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro, et al monte Sinai; col dissegno delle città, castelli, ville, chiese, monasterij, isole, porti, & fiumi, che sin là si ritrouano; et vna breue regola di quanto si dee osseruar nel detto viaggio, e quel che si paga da luoco à luoco, sì di dacij, come d'altre cose. oal piano è vn b jfchetto picciolo, delquale vfcirono fuora molti A raoi a caualloj & erano armati a loro ufanza co gramazze in mano, ne prefero la uia, &in fua lingua ne dilieroche gli deflìmo qualche cofa da màgiare: ma gii Arabi che erano co noi gli giuromofopra la loro fede, & del lor
. Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro, et al monte Sinai; col dissegno delle città, castelli, ville, chiese, monasterij, isole, porti, & fiumi, che sin là si ritrouano; et vna breue regola di quanto si dee osseruar nel detto viaggio, e quel che si paga da luoco à luoco, sì di dacij, come d'altre cose. oal piano è vn b jfchetto picciolo, delquale vfcirono fuora molti A raoi a caualloj & erano armati a loro ufanza co gramazze in mano, ne prefero la uia, &in fua lingua ne dilieroche gli deflìmo qualche cofa da màgiare: ma gii Arabi che erano co noi gli giuromofopra la loro fede, & del lor Dio Macomer, dicédogh, che noi eramo pouere genti, & haueamo pò-ca,viLrLiaria,& cofi fi partirono da noi,& noi hàno p colhime,li:àno vndeci giorni, 8cdeci notte,che non attende ad altro che caualcare per li deferti, & bofchilenza màgiar, & fenza bere, e quello ho veduto più voice neldelerro, però che vna fiata fé ne fuggi un gàmbello a vno dellinollri Arabi, e gli andò dietro, e ftette 11. giorni, & mangiar ne bere prima chel ritornafìe,& quello fti chiaIO, & manifello, però che fé vanno per il deferto vn mefeia•licrOadie non croua cola alcuna di m^ngiar,neda beuere. L 4 Ea-no Bagni di Lamech ». HOra diremo di Lamech, il fello dì aJIhom di vsfpro noi^iungémoad vn ferraglio^il qua! fi chiama Lamech^manò già ql Lamech doue giace il corpo di Macomct : ma è vnaguardia,^c ftannoui molti Saracini alla guardia nel dererto,&quiui fono vndcci bagni dacquaj,e dà lato gli è vn pozzo conbuonifTmaacqua-ma no bifogna chealcuno nebeua troppo,perche gli cofterebbe cara più ( he la malua/ìa,& dallaltro la-to gli fono fei fornij& quiui dimadai quello che fàceuano dedetti fornii mi fu detto, chea certi té infìeme Saracinip andar al uero Lamech al fe^olcro del lor maladetto idolo Macomet ^ &r p quello andar ^ira géte infiemc,cóuiene che fi em^^ano ìi duoi bagni dacqua, accioche tantopopolo poffa prellam
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