L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . VEL forame Dio,che Quaftorain foco}od or fotto martello,. dipieti velli to Vigilale vede, a fór-tunar chiviue,. Quel Dìo, chi darci C he fiammate colpo, più perfetto il réde*.Lhomo è quaggiù,nel foftener flagello,Che perpetuo Io crucciale non il metallo in bel gioielloSplende nonfohma forme varie apprenderE pertrauagli lhuom può in queita mole vita a morte è gito. F^rfi lor, fuperi in Ciel del SoieEconChiodi,ecóSangue,ilvercifcriue. O felice morir viuer beataDOliuaftro acquetar duolo infinitoTri falfe fpiag


L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . VEL forame Dio,che Quaftorain foco}od or fotto martello,. dipieti velli to Vigilale vede, a fór-tunar chiviue,. Quel Dìo, chi darci C he fiammate colpo, più perfetto il réde*.Lhomo è quaggiù,nel foftener flagello,Che perpetuo Io crucciale non il metallo in bel gioielloSplende nonfohma forme varie apprenderE pertrauagli lhuom può in queita mole vita a morte è gito. F^rfi lor, fuperi in Ciel del SoieEconChiodi,ecóSangue,ilvercifcriue. O felice morir viuer beataDOliuaftro acquetar duolo infinitoTri falfe fpiagge* ebofehereccie riueFarà>cheI naufragar di lui fiaPorto,Dal Polluce dEmpirò il Pino feorto * E ben di Iucche fpira lalma in Dio,Come Dio con anelito facratoNon fu ne lanimar queuYhuom reflicCcsiOliuaftroiariua ai Laghi nato,Nel dire a lAcque (uè lvltimo Addio*Vedrem raccolto infra beati in Cielo,Da va vero Dio*nó davaDiofaifoi Delo* Fatto VIGESIMO QUARTO. 307 IO Fattoi! Mondo di Creta vn lo varca fefleuole ii Vkieote:Ma alfì


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