. La patria; geografia dell' Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, industria, commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monumenti, dati statistici; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., sa : Fonte sulla piazza del Duomo (da fotografia Alinari). Le vie principali della città, spaziose la più parte e ben lastricate come quelledi Firenze, sono le seguenti: via Mazzini e via Vittorio Emanuele, che muovono dallapiazza di questo nome; via San Martino, via Manzoni, via Fibonacc
. La patria; geografia dell' Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, industria, commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monumenti, dati statistici; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., sa : Fonte sulla piazza del Duomo (da fotografia Alinari). Le vie principali della città, spaziose la più parte e ben lastricate come quelledi Firenze, sono le seguenti: via Mazzini e via Vittorio Emanuele, che muovono dallapiazza di questo nome; via San Martino, via Manzoni, via Fibonacci, via del Piaggione;e dallaltra parte dellArno : via Santa Maria, che va al Duomo ; via San Frediano, chemette alla piazza dei Cavalieri; via San Francesco, via San Lorenzo, via San Giuseppe,via Tonelli, via del Museo, via Nuova, ecc. DUOMO, BATTISTERO, TORRE e CAMPOSANTO Duomo (fig. 48). — Di questo famoso tempiomonumentale ci converrà dire un po per disteso,premettendo un breve cenno storico. Deve esso la sua origine ai seguenti eventi. 98 — La Patria, voi. III. parte 2*. Giova osservare che nel secolo XI Pisa aveva uncommercio floridissimo non solo, ma era ancheattiva nelle guerre e nelle conquiste, intrapren-dente sotto ogni rispetto, nel colmo della sua 138 Farle Terza — Italia Centrale. Fig. 4S. — Pisa : Duomo e Torre pendente. grandezza. Signora della Sardegna, della Cor-sica, dellElba, aveva continue relazioni con laSicilia ancora saracena, con Bisanzio, con laGrecia, con lutto lOriente ed era la più prosperae fiorente di tutte le città litoranee del Tirreno. Nel 1003, essendosi i Pisani impegnati daiu-tare i Normanni a liberare la Sicilia dai Sara-ceni, assalirono Palermo con la loro squadra,ruppero la catena che asserragliava il porto e rim-patriarono con sei delle più grosse navi nemichecatturate ed onuste di mercanzie preziose. Vittoriosi, ricchi e religiosi comerano, delibe-rarono trasmettere ai posteli un ricordo dei loroIrionli in forma di una nuov
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