. Opere del conte Algarotti . la or-dinanza dei Romani coglintervalli non cor-reva i pericoli che corre la nostra. E adOimi caso era loro facilissimo il la seconda schiera in picciola di-stanza, come era loro costume, dalla pri-ma, poteano quasi in un subito incastrarei manipoli delluna nevuoti dellaltra, eformare una linea piena, dove fosse biso-gnato o in tutto o in parte, secondo le va-rie occorrenze della zuffa. Anzi egli pare,che la ordinanza piena prevalesse in ultimotra i Romani; e con essa conquistasse Giu-lio Cesare le Gallie, e facesse quelle gran-di cose, che saranno
. Opere del conte Algarotti . la or-dinanza dei Romani coglintervalli non cor-reva i pericoli che corre la nostra. E adOimi caso era loro facilissimo il la seconda schiera in picciola di-stanza, come era loro costume, dalla pri-ma, poteano quasi in un subito incastrarei manipoli delluna nevuoti dellaltra, eformare una linea piena, dove fosse biso-gnato o in tutto o in parte, secondo le va-rie occorrenze della zuffa. Anzi egli pare,che la ordinanza piena prevalesse in ultimotra i Romani; e con essa conquistasse Giu-lio Cesare le Gallie, e facesse quelle gran-di cose, che saranno mai sempre di ammi-razione e di studio agli uomini militari. Ineffetto non si parla mai ne comentarj di asta-ti di principi di triarj, non ci si vede lamenoma ombra della ordinanza a scacchie-re; le quali cose erano in uso attempi diScipione. E questo, signor Conte, è quanto leposso dire sopra la quistione, eh ella mi prò- aoa Discorsi propone; dove mi reputerei fortunatissfmo,se avessi potuto ia qualche modo iir ^f/nm . anf. jr /ifbi>c& -? Militari. 2o3 DISCORSO IH. Sopra ìa colonna del cavalier Foì MEDESIMO. D, UE bellissimi presenti le è piaciuto aun tempo di farmi, signor Conte ornatissi-mo : la orazion sua per laprimento di co-testa nuova accademia, e le memorie mi-litari sopra i Greci e i Romani del signorGuischardt novellamente uscite alla saprei dirle, con quanto piacere io ab-bia letto la sua orazione, la quale e per lapurità dello stile, e per le cose belle ondè ricca, ben risponde abei disegni di quelgenio tutelare delle buone arti, che purvorrebbe fare uscire di Parma dei novel-li Parmigianini. Né già ella punto singannanel credere, che di gran piacere mi sareb-be anche stato cagione il nuovo libro delsignor Guischardt. Egli è raro di trovarein un uomo di guerra tanta erudizione e tan- fto4 D I 5 e o n s f tanta dottrina. Si può dire, chegli lia ve-»ramente penetrato larte militare degli an-tichi, armato di buona critica
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