Parnaso italiano . Questa ancor, che ilei regno e <!e la sorteMi fu compagna, a te ricorre, e chiedeChe col sacro mistero apri le porleDel vero culto, e de la vera , e volea con la real consorteBaciar la mano, ed abbracciare il piede;Ma lieto il gran Ferrando a tal novella,Lor sostiene in nn punto, e lor favella : CVIII Coppia real, più di servir mi pregioAl Lei desio che vi apre al ciel la strada,Che goder la vittoria e t titol die legge del cielo a la mia spada, 10 ministro sarò del fatto egregio. Di cui non fia che nel mio regno accadaGloria maggiore : Ìo vinsi, e vo


Parnaso italiano . Questa ancor, che ilei regno e <!e la sorteMi fu compagna, a te ricorre, e chiedeChe col sacro mistero apri le porleDel vero culto, e de la vera , e volea con la real consorteBaciar la mano, ed abbracciare il piede;Ma lieto il gran Ferrando a tal novella,Lor sostiene in nn punto, e lor favella : CVIII Coppia real, più di servir mi pregioAl Lei desio che vi apre al ciel la strada,Che goder la vittoria e t titol die legge del cielo a la mia spada, 10 ministro sarò del fatto egregio. Di cui non fia che nel mio regno accadaGloria maggiore : Ìo vinsi, e voi vinceste :A me palma terrena, a voi celeste. cixTacque, e sì rinovargli ahhracrianienh,E gareggiar* di cortesìa, di alVetlo,E ì casi loro accompagnar le gentiCon voci dallegrezza e di ])oscia, e con devoti accentiDiede al voto solenne intiero trllelto 11 gran Ferrando, e (juivi olferse a Cristoil uobil tempio, e 1 glorioso i < f^-iv^- _X. H,»l?f^&


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